di Dario Stanzione Mangiapia
Dal 1998 Napoli ospita il Salone Internazionale del Fumetto, meglio conosciuto con il nome di Comicon, la manifestazione, forse, più conosciuta ed in voga tra gli amanti dell’intrattenimento, dei videogiochi e del campo artistico del disegno. La prima edizione del Festival si è tenuta nel 1970 a San Diego negli USA ed ha aperto le porte ad una realtà fino a quel momento conosciuta solo ai pochi amanti dei fumetti, considerati come i “reietti” della società e non a caso per alcuni il Comic-con (questo il nome originale dell’evento di San Diego) è stato talvolta soprannominato, in modo denigrativo, come il “Festival dei Reietti” o “Festival dei Nerd”, la manifestazione di quelle persone dedite alla tecnologia, all’informatica, alla passione per i fumetti e per il disegno, gente che trascorreva molto tempo in luoghi chiusi e avulsi alla socialità, tutto ciò era visto in quegli anni con riluttanza e diffidenza. Negli anni 70’ ci fu quindi un exploit del mondo del fumetto e delle arti che ben presto si espanse in tutto il mondo, grazie non solo alle convention come il Lucca Comics-Games, orgoglio puramente italiano, ed il Comiket di Tokyo, ma anche appunto il grande Comic-con Il 21simo secolo è l’esplosione dei Manga e degli Anime, prodotti finale di fumettisti e disegnatori, che hanno occupato i palinsesti dell’intrattenimento essendo presenti in tutte le piattaforme streaming e oggi, a più di cinquant’anni dalla sua prima edizione negli Stati Uniti, il Comic-con è tra le manifestazioni più frequentate non solo dai giovani, ma anche da moltissimi adulti e bambini con la passioni delle arti, del disegno, dei videogiochi e del cinema. Un Festival che non ha età e che ha come scopo quello di coinvolgere tutti i partecipanti nel trascorrere quattro giorni all’insegna del divertimento, della cultura e del gioco, creando un mondo fantastico e fantasioso, “staccando la spina dalla presa della vita reale”.
Ogni anno dal 1998, ad eccezione del 2020 e del 2021 a causa della Pandemia, Napoli è la città che ha abbracciato questa convention e dove per 3 o 4 giorni, alla Mostra d’Oltremare, nel quartiere di Fuorigrotta, avviene la magia: i disegnatori migliori del mondo presentano le nuove e le vecchie creazioni; aspiranti fumettisti si sfidano in un vero e proprio concorso con in palio riconoscimenti oppure borse di studio per facilitare l’iscrizione nelle più rinomate scuole di disegno, o ancora corsi tenuti dai più celebri fumettisti; appassionati di giochi di ruolo e di videogiochi che si sfidano in veri e propri duelli; infine ognuno può dare sfogo alla propria fantasia ed arte “travestendosi” nei personaggi più variegati che caratterizzano questo mondo, i famosi Cosplay. Tutto ciò permette di immergersi in una realtà veramente magica Quest’anno tra gli ospiti i più attesi e rinomati c’è stato il fumettista ZeroCalacare, l’attore e comico Lillo Petrolo e il cantante italiano Caparezza, Michele Salvemini, che insieme al fumettista, disegnatore e amico Simone Bianchi hanno unito il mondo della musica a quella del disegno, e dalla loro collaborazione è nata la seconda edizione dell’album Exuvia. Il cantante di Molfetta in una conferenza tenuta all’Arena Flegrea nella Mostra d’Oltremare, durante la manifestazione, ha citato una frase contenuta nella canzone Eyes Wide Shut che è forse l’emblema del Comic-con: “Art is better than life” ovvero “L’arte è migliore della vita”.
Dai Cosplay ai disegnatori, dai videogiochi al grafic-art, fino ad arrivare all’abilità artistica più comune, ovvero quella di interagire con gli altri in modi sempre nuovi e coinvolgenti, ogni forma d’arte è la massima espressione della vita ed è la cosa che ci fa sentire vivi e ci distingue dagli altri esseri viventi … “l’arte ci rende umani”.