Il 21 marzo è la prima giornata di primavera ma è anche la Giornata Mondiale della Poesia e quest’anno coincide col bicentenario della poesia leopardiana “L’Infinito”. Come Recanati anche Napoli si è preparata all’evento con mostre e aperture straordinarie di musei e biblioteche.
Giacomo Leopardi visse a Napoli dal 1833 fino al 14 giugno 1837, giorno in cui morì tra le braccia del suo amico Antonio Ranieri dopo aver pronunciato le sue ultime parole “Addio Totonno, non veggo più luce”. Napoli fu scelta dal poeta per il suo clima mite, favorevole per la sua salute cagionevole, ma anche e soprattutto per la presenza dell’amico Ranieri che lo ospitava nella sua casa. A Napoli Leopardi compose varie liriche e satire e, contrariamente alle raccomandazioni dei medici, condusse una vita abbastanza sregolata: dormiva di giorno e vegliava di notte, amava smisuratamente mangiare dolci e bere caffè ( pare che il giorno della sua morte avesse appena mangiato un chilo e mezzo di confettini cannellini comprati per festeggiare l’onomastico di Antonio Ranieri ) e frequentava la mensa pubblica pur essendoci il colera. Sempre grazie all’amico Ranieri, dopo la sua morte, le sue ossa non furono gettate nella fossa comune, come prescritto per i morti di colera, ma inumate nella cripta e poi nell’atrio della Chiesa di San Vitale. Nel 1939 per volontà di Mussolini la lapide fu spostata nel Parco Vergiliano di Piedigrotta dove fu eretto anche un secondo sepolcro del poeta, la Tomba di Leopardi.
E per omaggiare il poeta marchigiano non si può non visitare appunto la sua Tomba sita nel Parco Vergiliano, Salita della Grotta, 20. L’apertura è per questo week end: Sabato dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.30) e Domenica dalle 9.30 alle 13.30 (ultimo ingresso 12.30).
Oggi 21 marzo, in occasione proprio dei duecento anni de “L’Infinito”, si apre alle 16.00 nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale-Palazzo Reale la mostra “Il corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi” durante la quale sarà possibile ammirare l’originale autografo de “L’infinito” nella stesura del 1819 che mostra anche le correzioni del poeta e che quindi ha un valore storico immenso, considerando che la successiva versione, quella poi data alle stampe, è una bella copia del manoscritto conservato a Napoli. In mostra ci saranno anche altri preziosi autografi come lo Zibaldone di pensieri e le Operette Morali, tutti custoditi nella Biblioteca Nazionale grazie ad Antonio Ranieri che ve li portò.
Alla giornata della poesia partecipa anche il Museo Archeologico Nazionale con ingresso gratuito per tutti e la partecipazione della poetessa Mariangela Gualtieri e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici con un incontro su “Filosofia e poesia”.
Tanti appuntamenti quindi per vivere al meglio questa prima giornata di primavera all’insegna della cultura. E per chi volesse invece restare a casa niente di meglio che guardare un bel film sulla vita del poeta di Recanati: “Il giovane favoloso”, diretto da Mario Martone e con protagonista un bravissimo Elio Germano.