Taddeo Del Gaudio l’artista del murales di Carmando e Maradona ritorna ad incantare con la sua arte.
L’avevamo lasciato con la sua firma inconfondibile sul murales di Carmando e Maradona sito in Santa Maria la Carità, l’artista Taddeo Del Gaudio ritorna ad incantare con la sua arte, questa volta con un personaggio che sta letteralmente conquistando tutti gli amanti della musica, sempre saldamente in testa alla classifica hit parade, cliccatissimo su Youtube e Spotify, reduce da Sanremo dove il suo alto gradimento ha creato non poche polemiche mettendo a rischio la credibilità dello storico festival, ovviamente si parla del rapper di Secondigliano Emanuele Palumbo in arte Geolier.
Taddeo ci racconta di avere tra i suoi progetti, la realizzazione proprio di un murales raffigurante Geolier, progetto nato quando il rapper alla trasmissione televisiva “Le Iene” recita il seguente monologo:
“Per tante persone è difficile vedere un napoletano e Napoli vincere. Ma io le capisco, pure per me è strano. Solitamente ci diciamo che dobbiamo lottare ogni giorno per resistere e per andare avanti nonostante tutto. Massimo Troisi parlava spesso degli stereotipi su Napoli, però non distruggeva quelli negativi ma estremizzava quelli positivi. E alla fine faceva vedere che pure quelli erano un’invenzione di chi voleva che Napoli fosse solo una caricatura. A me sembra che andiamo bene solo se siamo una storia già scritta, nel bene e nel male. Lo capii quando ero bambino, questa narrazione l’avremmo cambiata solo iniziando a vincere. Sono profonde le differenze tra Nord e Sud, anzi per una volta diciamo Sud e Nord. Non per creare divisioni, anche perché io con la musica voglio parlare a tutti, però alcuni pensano che questa disparità non sia più un tema importante. Il degrado è dappertutto, è vero ed è pure vero che non è una gara a chi sta peggio. Ma non dobbiamo fare finta che sia tutto risolto, il Sud è destinato a restare per sempre una carta sporca? Il vero razzismo è l’indifferenza”
Progetto che prende forma sotto un tema importantissimo quindi e si rinforza quando Geolier si è presentato con la tuta della SSC Napoli sul green carpet di Sanremo per rappresentare un popolo, l’essere elegante con tanta umiltà semplicemente rappresentando quello che è il suo quotidiano e non quello che la circostanza richiede.
Per realizzare quindi questa nuova opera d’arte c’era bisogno di una parete, ed è qui che Taddeo viene colpito dalla voglia di vincere di due giovani diciottenni proprietari di un negozio di abbigliamento “Street House” ad Angri, è proprio lì che l’opera d’arte viene realizzata con l’immancabile particolarità dell’artista che ha nello sfondo la sua firma, il cielo notturno stellato con la luna, ed è proprio di notte che bisogna riflettere su quanto l’Italia non conosca Napoli e si lasci spesso influenzare da stereotipi, veri o inventati che con quella stessa attenzione con cui vengono evidenziati per il sud, si riescono a trovare in ogni altra città del globo.
Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.