Street art ai Quartieri Spagnoli
Il murale durante la lavorazione MP5

Dopo Diego Armando Maradona ed Iside, ai Quartieri Spagnoli “arriva” Ipazia. Si tratta di un nuovo ed imponente murales, questa volta, firmato da MP5: artista romana di origini partenopee. El Pibe de Oro, ormai decretato come uno dei simboli della città, e l’enigmatica Iside, che raffigura la Pudicizia del Corradini custodita nella Cappella San Severo – il primo “modificato” e la seconda realizzata in toto dall’artista argentino Francisco Bosoletti – ora dialogano con Ipazia, scienziata vissuta nel V secolo ad Alessandria d’Egitto. La sua figura, da qualche giorno, si erge infatti sulla facciata dell’ex Palazzetto Urban in via Concezione a Montecalvario. L’interessante storia di questa guerriera culturale ha ispirato la street artist, illustratrice e scenografa MP5, che per la grande opera murale dipinta su un’intera facciata della struttura comunale, che promuove tra le altre cose iniziative dedicate alle donne e ospita uno sportello anti-violenza, ha scelto un titolo non a caso: Care of Knowledge. “Per “La cura della conoscenza” (Care of knowledge, appunto) – spiega MP5 – mi sono ispirata alla figura di Ipazia, una donna di scienza, astronoma e filosofa, vissuta nel V secolo, considerata una martire della libertà di pensiero poiché uccisa a causa della sua conoscenza scientifica. Ho avuto – continua l’autrice del murales – la possibilità di visitare gli archivi del centro e lo sportello anti-violenza… una vera ricchezza per la comunità. Così, ho pensato di associare a questo luogo la figura di Ipazia, colei che si prende cura della conoscenza e paga con la propria vita, ma al tempo stesso diventa ispirazione per tutte le donne. Come Ipazia, infatti, l’archivio conserva scritti e documenti femministi per la ricchezza della città di Napoli e lo sportello anti-violenza si prende cura delle donne vittime di violenze di genere”. MP5 ha elaborato il progetto e la realizzazione a titolo gratuito. Un simbolo di rinascita artistica e culturale per una metropoli che ha sempre accolto e continua a farlo, coloro che combattono per i propri ideali. Napoli, dunque, ancora una volta, luogo di incontri culturali animati dal linguaggio dell’arte.

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