Nel pieno del centro storico di Napoli, precisamente in via dei Tribunali, sorge un palazzo risalente al XV secolo: Palazzo Spinelli Laurino, che fu restaurato nel 1767 dal duca di Laurino, Troiano Spinelli, da cui acquisisce il nome. Attorno al palazzo, prende forma una storia diventata quasi leggenda nel corso dei secoli che narra di una gelosia irrefrenabile e di un assassinio terribile. La vicenda, risalente al XVIII secolo, ruota intorno alle sorti di una bambina orfana: Bianca. Una bimba bella e buona che fu adottata dal duca di Laurino, il quale l’aveva presa molto a cuore per le sue doti di bontà e dolcezza. I due avevano instaurato un bel rapporto d’affetto, ma questo rapporto, non era ben visto dalla moglie del duca, che invece nutriva una forte gelosia nei confronti della bambina. La marchesa Lorenza era una donna tirannica, cinica e crudele e proprio non sopportava le attenzioni che il marito dedicava a Bianca. La storia narra che un giorno il duca decise di andare a salutare la moglie, in vista della sua imminente partenza per la guerra, ma il saluto non fu ben contraccambiato dalla marchesa, che gli rispose in modo sgarbato. Il duca era risentito ed arrabbiato a causa del cattivo trattamento ricevuto dalla moglie, ma poco prima di uscire dalla stanza, incrocia, attraverso uno specchio, lo sguardo della dolce Bianca, che in quel momento era presa a pettinare i capelli della consorte. Lo sguardo della bambina era puro, innocente ed ingenuo, ma non passò inosservato agli occhi della marchesa Lorenza, che subito si innervosì, e, vestita di crudeltà, decise di punire la bambina facendola murare viva in un vano della sua stanza. Si narra che Bianca, prima di morire, avesse pronunciato queste parole: “Famme pure mura’ viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje”. Da allora sembra che il fantasma della bambina sia continuato ad apparire alla famiglia Spinelli tre giorni prima che accadesse un episodio lieto o di sventura. Nell’ultimo caso il volto della bambina, vestita di bianco, era coperto da un velo nero. C’è anche chi sostiene che Bianca ancora si aggiri tra le stanze del palazzo…pare che qualcuno l’abbia persino vista piangere seduta sulle scale. Alcune segnalazioni raccolte sul web testimoniano che il fantasma della bambina sia apparso recentemente: sono state udite forti urla provenienti dal palazzo. C’è anche chi allarmato, e pensando al peggio, si è rivolto alle forze dell’ordine. Ma a quanto pare i forti lamenti sono legati alla leggenda che avvolge il Palazzo Spinelli e, che ci crediate o no, l’animo sofferente della piccola e innocente Bianca è ancora irrequieto e straziato di dolore a causa della crudele sorte che le è stata assegnata, e senza darsi pace, ancora si aggira tra le mura della sua vecchia casa. Proprio l’incredibile bellezza e le suggestioni del palazzo hanno fatto sì che divenisse location per diversi film ambientati a Napoli. In particolare si ricordano tre film legati al grande e indimenticabile Marcello Mastroianni: Maccheroni, in cui il palazzo è l’abitazione del protagonista; Giallo Napoletano e La Pelle in cui lo stesso Mastroianni assiste a due eventi misteriosi.