Capri, una tra le isole più belle al mondo, è di sicuro tra le colonne portanti del turismo in Italia. Un’isola ricca di bellezza e fascino che cela anche alcune leggende. Tra queste la più antica è quella della campanella di San Michele. La leggenda vede come protagonista un povero pastorello, orfano di padre, che possedeva un’unica pecorella da portare a pascolare. Una sera, calato il buio della notte, il pastorello si distrasse e perse di vista la sua pecora. Era molto legato al suo unico animale e iniziò a disperarsi. Ad un tratto sentì il suono di un campanellino che sembrava appartenere alla sua pecorella. Impetuosamente il pastorello iniziò a correre per dirigersi verso quel tintinnio, e preso dall’impeto di ritrovare il suo animale, si fermò per tempo prima di cadere in un burrone. Una luce accecante si elevò da quel burrone e all’improvviso gli apparve San Michele su un cavallo bianco e con al collo una campanella. Il Santo si sfilò la campanellina, la donò al pastorello, e gli disse che tale oggetto avrebbe realizzato ogni suo desiderio e protetto dai ogni tipo di pericolo. Il pastorello grazie a quel dono ritrovò la sua pecorella, poi decise di regalare il prezioso oggetto a sua madre. Fu così che il monile divenne simbolo di buon augurio e si diffuse l’usanza di regalarlo.