Trent’anni fa ci lasciava la leggendaria Concetta Barra. Un artista poliedrica, regina del palco e della musica partenopea. La sua carriera tra teatro e palcoscenico è legata in maniera indissolubile all’isola di Procida. Sodalizio, che l’ha vista legata dalla nascita all’ “Isola di Arturo”, che nel corso degli anni ha ospitato anche il “Premio Concetta Barra”. Manifestazione che nel 2022 ha celebrato i cent’anni dell’artista con due giornate ricche di celebrazioni. Un arte, o per meglio dire una maestria, che nel corso della sua intensa vita, l’ha vista elevarsi ad icona del teatro grazie al suo innato senso di autoironia. Un linguaggio che poi ha contribuito a riscoprire e rivalorizzare la canzone napoletana. Indimenticabile nei panni di Sarchiapone, alter ego di Razzullo, nel suo percorso artistico ha lavorato al fianco di mostri sacri del teatro come Roberto De Simone e compagnie come quella di Totò, Aldo Fabrizi e Alberto Sordi. Un icona del teatro nazionale, che vanta collaborazioni anche con la Nuova Compagnia di Canto Popolare e che ha contribuito in maniera significativa a portare il teatro partenopeo ai massimi livelli in europa e nel mondo. Una genialità portata in scena e che trasformava il palco nel suo habitat naturale. Anche se nel 1970 decise di ritirarsi dalle scene, il testimone è stato raccolto in maniera magistrale da suo figlio Peppe. Elevato interprete che ne ha portato avanti la tradizione e l’amore per il teatro. Concetta Barra è stata un autentico viatico di cultura partenopea, è questa l’enorme eredità tramutata in arte della famiglia Barra. A trent’anni di distanza tra le iniziative culturali che la ricordano, il regista Lamberto Lambertini ne omaggerà il mito nel film “Nata a Procida”.
Sergio Cimmino
Redattore radiofonico: Sergio Cimmino
Classe 1982. Si occupa di musica, cultura e spettacoli. E’ autore e redattore radiofonico. Ha collaborato per emittenti radiofoniche e testate nazionali. Collabora attualmente con Nonsolo.tv, Lenews.info, La Domenica Settimanale e Il Cappuccino-Nova Edicola.