“Ciò che immagini crei. Quindi lavora di fantasia, sogna, desidera e ama. Credi fortemente senza se e senza ma. È questo il motto che contraddistingue, nella vita e nella carriera, l’artista napoletana
Noemi Cognigni.

Giovanissima, 30 anni, e affascinante con i suoi colori non del tutto partenopei, bionda ed occhi chiari, vanta già diverse esperienze nel mondo dello spettacolo. A lei abbiamo chiesto di raccontarci il suo lato umano e professionale.

Noemi come si è avvicinata al mondo dello spettacolo?

“Avevo circa venti anni e per caso seppi di un provino per un musical sul film “Tre metri sopra il cielo”. Decisi di parteciparvi, mi scelsero e da lì è partito tutto”.

Insomma una passione che l’ha sempre caratterizzata.  

“Sì. In generale ho sempre avuto la passione di giocare con la creatività. Ma inizialmente non lo vedevo come un lavoro, poi è cambiato tutto dopo la morte di mio padre”.

Un episodio che l’ha segnata nel profondo.

“Molto. È stato un vero e proprio punto di rottura della mia vita. Ho provato sentimenti come rabbia e dolore che mi hanno fatto scoprire dei lati di me stessa che non conoscevo”.

Ed ora come definirebbe il suo carattere?

“Sono impulsiva, impaziente, determinata ed a volte pure aggressiva e testarda. Ma anche generosa, solare ed un po’ folle”.  

Torniamo al suo impegno artistico. Lei ha iniziato con le foto, giusto?

“Ero ancora minorenne. Erano foto semplici per agenzie e cataloghi. Ora, invece, mi dedico anche a scatti di nudo artistico. Da quando mi sono ripresa da un momento difficile con il mio corpo, mi piace molto lavorare con la mia immagine”.

Poi sono venuti i primi impegni importanti sul palcoscenico.

“Sì. Ricordo con affetto l’esperienza al teatro Bellini con Dalia Frediani. Mi volle fortemente nonostante fossi ancora immatura professionalmente”.

Ora si sente più cresciuta dal punto di vista lavorativo? 

“Decisamente. Mi sento all’altezza di far fronte a determinati impegni, ma è anche vero che nella vita non si finisce mai di crescere ed imparare”.

 E sul set che esperienze ha avuto?

“Ho fatto molte figurazioni. Tra le tante posso citare i “Bastardi di Pizzofalcone”. A questo aggiungo anche un cortometraggio fatto con Federico Salvatore”.

A quali attrici si ispira?
“A personaggi che hanno fatto la storia del cinema e dello spettacolo. Parlo di artiste come Sophia Loren, Virna Lisi e Sharon Stone”. 

Che ne pensa delle polemiche che negli ultimi periodi hanno visto protagonisti attrici, registi e produttori?

“Il mondo dello spettacolo può sicuramente nascondere delle insidie. Ma questo vale anche nella vita in generale. Tutti hanno i propri obiettivi e ritengo sia importante portarli avanti con dignità e con la piena responsabilità di ciò che si fa”.

Spettacolo e non solo. Lei si occupa anche di sport. Ci racconti.

“Lo sport è una delle cose che mi ha sempre accompagnato nella vita. Lo pratico spesso e con piacere. Inoltre da anni lavoro con il giornalista Raffaele Auriemma nei suoi programmi televisivi. Lo ritengo una persona professionalmente competente. Il calcio mi piace molto. Peccato che il Napoli non sia riuscito a vincere lo scudetto. Ha dimostrato di essere un’ottima squadra e potrà rifarsi il prossimo anno”.

Passiamo nuovamente alla Noemi donna. Tra tutti questi impegni ha avuto anche la forza e la volontà di laurearsi. Cosa ha rappresentato per lei il percorso accademico?

“Sì. Ho conseguito la laurea magistrale in Studi Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. È una soddisfazione personale ed inoltre mi permette di avere maggiori competenze”.

Cosa rappresenta la famiglia per lei?

“Davvero molto. Per mia madre e mia sorella provo un immenso affetto ed anche un grande senso di responsabilità. Il loro sostengo è fondamentale”.

 Per lei cosa significa l’amore?

“Una cosa che ha molto valore. Ritengo che sia qualcosa di forte e travolgente. Qualcosa che non ti aspetti”.

Quale potrebbe essere un luogo che la rappresenta?

“Il mare. Il rumore dell’acqua che si infrange sugli scogli”.

Quali sono i suoi gusti musicali?

Ascolto musica in generale, ma quella rock è la mia preferita”.

Chiudiamo con i suoi prossimi impegni artistici.

“Fortunatamente non sono pochi. Lavorerò a dei film. Uno girato nel Cilento e l’altro a Bologna. Ho in programma anche due serate di letteratura a Nola e non mancheranno collaborazioni fotografiche. Il prossimo mese presenterò il “Procida Film Festival”, diretto da Francesco Bellofatto, ed infine posso annunciare la mia direzione artistica per lgi eventi che si terranno al Palazzo Caravita di Sirignano”.

In bocca al lupo.

“Crepi”.

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