Home Cultura e Arte “Il viaggio dell’Ingegner Terrone”: il riscatto del Sud all’Unione Industriali di Napoli

“Il viaggio dell’Ingegner Terrone”: il riscatto del Sud all’Unione Industriali di Napoli

Ogni libro racchiude in sé tanti mondi, racconta realtà, punta il focus su aspetti di essa. “Il viaggio dell’ingegner Terrone. Il pericoloso percorso di un imprenditore del Sud” di Aldo Forbice abbraccia i temi del lavoro, della discriminazione nei confronti dei meridionali, del riscatto di una Terra troppo spesso sottovalutata e martoriata. La presentazione tenutasi presso l’Unione Industriali Napoli è stata l’occasione per rimettere al centro tali tematiche, analizzate dagli illustri relatori presenti al tavolo. L’evento è stato moderato da Enzo Agliardi, il quale ha, appunto, fatto riferimento alle varie sfaccettature poi sviluppate dall’autore e dal protagonista del libro, così come da Domenico Falco, Salvio Capasso e da Carmine De Pascale.

«Non bastano le diagnosi ma vanno affrontati quelli che sono i veri problemi del Sud. Negli ultimi 5 anni, dalla prima alla seconda edizione del libro stesso, è cambiato lo scenario politico e non solo», ha dichiarato il noto giornalista.

L’Ingegnere ha, quindi, aggiunto: «Questa storia, negli anni, è stata ripresa da tanti giornalisti. Voglio presentare questa mia storia perché può innescare il movimento culturale del Sud. Il Sud è ancora vivo e non hanno ancora avuto la forza di annientarci».

Il Presidente del Corecom nonchè Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti Campania ha puntato l’obiettivo su un altro tema: «Il divario tra Nord e Sud esiste, ma non nasce oggi. Quando ci fu “rapinato” il Banco di Napoli, la classe dirigente rimase inerme. Il Mezzogiorno ha bisogno di capitali ed investimenti: Terrone è un imprenditore, fa uno sforzo da solo».

Il Responsabile Servizio “Imprese & Territorio” ha detto la sua: «Il tema della giornata è il coraggio di fare delle scelte nel proprio lavoro. Fare impresa significa agire ed essere aperti a mercato, globalizzazione e formazione. Il nostro tessuto imprenditoriale, ora come ora, può essere rappresentato sotto forma di una piramide: al Mezzogiorno c’è un problema di densità di aziende, sono troppo poche».

Il Generale nonché Consigliere Regionale Campania ha chiosato: «Da questo libro possono nascere anche considerazioni di carattere politico. La storia di Francesco Terrone è anche la mia, ma chissà di quanti: ci ricordiamo tutti l’emigrazione negli anni ’60. Francesco è andato su al Nord, trovando una barriera, quando si è presentato come l’ingegner Terrone, laureato alla Federico II. Gli fu detto che non poteva rappresentare l’azienda con quel cognome: questa si chiama discriminazione, ed esiste ancora oggi».

Il Sud è ancora vivo.

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