Home Cultura e Arte Il libro di Santé. Dalla Calabria a Napoli, quasi una Cenerentola

Il libro di Santé. Dalla Calabria a Napoli, quasi una Cenerentola

L’ufficio Distribuzione della Graus Edizioni ha vissuto nei giorni scorsi momenti concitati. Non gli era mai accaduto che un’opera prima facesse riscontrare, nel giro di pochissime ore, un consenso così pressante e contestuale. Ed è dovuto correre ai ripari, rifornendo a più riprese le librerie napoletane che nel giro che poche ore vedevano esaurite le prime scorte. Nel caso di un esordiente le statistiche dicono che sono sufficienti poche copie iniziali. Niente di tutto ciò per “Oltre un mattino di ottobre” di Giuseppe Santé, che si è conquistato così una sorta di onorevolissimo primato. I social e soprattutto il passaparola hanno favorito la performance, che peraltro è andata consolidandosi nei giorni successivi.
Come si spiega un successo del genere? Semplice: perché semplice è la storia narrata, uno “splendido inno alla vita”, come recita la quarta di copertina. Non si rinvengono nella prosa fluida di Santé né elucubrazioni, né contorsionismi lessicali. Semplice è anche la sua biografia, di affermato ortopedico napoletano, amante della storia e della cultura della città, legato alla sua famiglia e ricco di valori umani antichi ma sempre attuali, cordiale nei tratti e negli atteggiamenti, collezionista appassionato e pieno di curiosità.
Il libro si legge tutto d’un fiato, non concede, anche al lettore pigro e meditabondo, la minima chance di pausa. Santé svela che lo spunto per il suo racconto proviene da una storia realmente accaduta, e c’è da credergli senza tentennamenti, perché proprio nelle pagine finali se ne rinviene la conferma. La trama è imperniata sulla vicenda umana, commovente e assolutamente straordinaria, di una trovatella calabrese, che è una sorta di favola di Cenerentola in salsa Millenium, scritta in modo lineare, accessibile, chiara, senza fronzoli stilistici e soprattutto con la passione di chi i fatti narrati li ha comunque vissuti, seppur indirettamente. Altro non si può svelare, per non tradire la suspence che potrà attrarre il futuro lettore. Non mancano, inoltre, utili riferimenti alla realtà calabrese degli anni della guerra e alla realtà sociale di Napoli e del suo centro storico negli anni che susseguirono.
Insomma “Oltre un mattino di ottobre” è un racconto intenso ed avvincente, dai toni persino aderenti al clima natalizio di questi giorni. Buona lettura.
Previous articleAll’Edenlandia la giostra “Ufo speed ”, l’unica in Italia e la più veloce d’Europa
Next articleLa comunità cinese di Cinamercato spegne le luci e accende la solidarietà, pacchi dono alla mensa di Suor Clara di Gianturco