Il progetto. Le quindici migliori storie pervenute diventeranno un libro con un contributo dello scrittore Maurizio de Giovanni
Il viaggio e la letteratura sono uniti da sempre da un filo che ha prodotto capolavori universalmente amati. Così, l’aeroporto di Capodichino in collaborazione con Creactivitas Creative Economy Lab e con la partecipazione della casa editrice Homo Scrivens ha lanciato il concorso letterario “Airport Tales”. Pochi giorni fa la premiazione dei vincitori del contest lanciato nel marzo di un anno fa, che ha visto la straordinaria partecipazione di 170 persone che si sono cimentate nella scrittura. Con un tema comune: l’aeroporto come spazio di narrazione. La giuria degli scrittori, coordinata da Aldo Putignano e presieduta da Maurizio de Giovanni, ha selezionato i 15 racconti che entreranno a far parte, insieme a uno inedito di Maurizio de Giovanni, del volume antologico “Airport tales”, che sarà edito da Homo Scrivens. La pubblicazione sarà arricchita da una serie di fotografie, sempre focalizzate sull’aeroporto, degli Instagramers selezionate dall’iniziativa Via (Vision In Airport). Maurizio de Giovanni, durante la premiazione, si è soffermato sull’importanza del contributo che l’Aeroporto Internazionale di Napoli sta dando allo sviluppo culturale della città e ha spiegato che i criteri per la per la valutazione dei racconti sono stati: la scrittura, la storia e il punto di vista. Il premio per il miglior racconto è andato a Un Posto per noi di Maria Marchese, venuta espressamente da Barcellona, che ha vinto un volo per due persone per una capitale europea, consegnato da Armando Brunini, ad di Gesac SpA. Una menzione speciale da parte del presidente della giuria è stata data ai racconti: L’acrobata di Giulia Lecci e Lo scrittore fantasma di Paquito Catanzaro, che sono stati premiati con una carta Vip dell’Aeroporto Internazionale di Napoli. L’elenco dei testi selezionati è pubblicato sul sito www.aeroportodinapoli/tales e www.homoscrivens.it. Il concorso letterario rappresenta, per lo scalo partenopeo, un processo di audience engagement con gli utenti e la comunità territoriale proponendosi come stimolatore della dimensione immaginativa legata alla forma e alle visioni del racconto. L’aeroporto inteso come generatore di storie, un microcosmo complesso nel quale tutti i giorni il vissuto, le attese, le esperienze di migliaia di persone si intrecciano e interagiscono, dinamicamente, con le molteplici attività e architetture che lo caratterizzano.