Club de jazz di Esteban Insausti vince la XVII edizione dell’Ischia Film Festival “per la capacità rara di coniugare emozione e riflessione in un prezioso equilibrio tra estetica e narrazione. La musica diventa il bisturi capace di sezionare i corpi e i destini dei singoli elevandoli a metafora universale.” E’ questa la motivazione che ha portato alla vittoria Esteban Insausti il regista cubano che ha portato al Castello Aragonese un cuaròn musicale che ha affascinato giuria e pubblico col suo tripudio di immagini, musica e colori.
Il premio Miglior Scenografia è stato assegnato a Il bene mio di Pippo Mezzapesa. Miglior Fotografia invece è quella di Kazantzakis di Yannis Smaragdis. Premio Miglior Attore a Vinicio Marchioni per Cronofobia, Miglior Attrice Radha Mitchell per Celeste e Miglior Regia Josh Melrod per Major Arcana.
Il Miglior Documentario è stata A family in the Sinkhole di Zubiao Yao “per la scelta coraggiosa di tuffarsi in un sinkhole, e di trascinarci in questo cratere sprofondato che pullula di vita. Zubiao Yao racconta con poesia e ironia il senso di appartenenza e la necessità di una rivoluzione, e quella lotta per la sopravvivenza che riguarda tutti noi”.
Il Miglior Cortometraggio è stato Cold fish di David Hay “grazie a una regia sapiente, a una recitazione impeccabile, una fotografia perfetta, ma soprattutto grazie a un uso dell’ambiente circostante che lo rende a tutti gli effetti un protagonista della storia”.
Nell’ambito del Concorso “Location Negata” si è aggiudicato il titolo di Miglior Film Selfie di Agostino Ferrente “per la rara capacità del regista di utilizzare la naturalezza del documentario per dar vita a costruzioni narrative complesse. Forte di un montaggio impeccabile, il film offre uno spaccato immersivo di una realtà di quartiere difficilmente accessibile dall’esterno. Molto ben equilibrato, riesce al contempo ad essere ironico e a sferrare pugni che colpiscono dritti allo stomaco.”
A vincere il Concorso Scenari Campani è invece Un giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio “per come illustra con assoluta lucidità e profondità il contesto di una periferia disagiata nella quale si consuma il dramma di una madre e soprattutto di un figlio che, nonostante l’indifferenza e la superficialità del contesto sociale in cui vivono, tenta di emergere attraverso i valori della famiglia e del lavoro. Per noi che cerchiamo di promuovere tutta la bellezza del nostro territorio abbiamo scelto di premiare uno scenario degradato e su cui c’è ancora tanto da fare ma che contiene in sé quella grazia che restituisce la speranza di rinascita.”
Il premio del pubblico è andato invece a L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca.
Vincono questa XVII edizione dell’Ischia Film Festival Cuba ma anche l’Italia in un’ottica sicuramente di apertura, di solidarietà, di aiuto e di confronto nel cinema come nella vita.
L’Ischia Film Festival 2019 è stato realizzato col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607, Regione Marche e Mini.