Home Cultura e Arte Cinema, Marco D’Amore è “L’immortale”

Cinema, Marco D’Amore è “L’immortale”

L’attesa è finalmente terminata. Approda oggi nelle sale cinematografiche italiane “L’Immortale”, film pensato, scritto, diretto ed interpretato da Marco D’Amore. Una pellicola ispirata al personaggio di Ciro di Marzio di “Gomorra – La serie”, presentata in anteprima assoluta alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, dove ieri sera, durante la serata dedicata ai Biglietti d’oro, D’Amore ha anche ricevuto il “Premio Anec Pietro Coccia” attribuito ai registi esordienti.

Un lavoro, prodotto da Cattleya con Vision Distribution, che ha richiesto 3 anni di gestazione e 7 settimane di riprese avvenute tra Napoli e Riga, in Lettonia. Un racconto intenso, ricco di suspense e flashback, che punta ad esplorare la complessa figura di Ciro sin da bambino. Uno che ha cuore e lo ha sempre dimostrato, che emerge anche stavolta con una carica emotiva molto forte. Un racconto che alterna l’attualità agli anni Ottanta, quelli post terremoto dell’Irpinia. Un ambiente storico ben preciso ricostruito nella periferia partenopea. In particolare tra Barra e Ponticelli. “Zone – spiega Marco D’Amore – che conservano ancora i colori di quel periodo e alcuni ponteggi, che sembrano parte di una scenografia, ma non lo sono”. 

Avevamo lasciato Ciro sprofondare in acqua sparato dall’amico Genny Savastano. Lo ritroviamo catapultato in una nuova avventura che lascia ancora una volta gli spettatori col fiato sospeso dal primo all’ultimo secondo.

Un film ricco di sfumature e dal finale sorprendente adatto anche a chi non ha mai guardato Gomorra, ma che dopo la visione potrebbe iniziare a farlo e che fa comprendere il perchè dell’appellativo “L’immortale”. Ma guai a definirlo una “puntata lunga” della fortunata serie. “Chi lo pensa – continua l’artista – non ha capito nulla. C’è un tradimento totale rispetto a Gomorra… È nu fatt stran!”.   

Con lui sul set, il bravo e spigliato Giuseppe Aiello nei panni di Ciro da piccolo, Salvatore D’Onofrio, Nello Mascia, Aleksei Guskov, Salvio Simeoli, Giovanni Vastarella, Marianna Robustelli, Martina Attanasio, Gennaro di Colandrea e Nunzio Coppola. Tutti, anche gli esordienti, più che convincenti. 

“Sono molto contento del risultato – aggiunge D’Amore – sia come prodotto che come narrazione”. E, ripensando alle riprese ricorda: “Abbiamo girato in mare per 3 notti con un bambino di 9 anni. Un piccolo tuffatore. Credo sia quella una delle scene più belle e vere del film, anche perchè per vari motivi difficile da ripetere”. 

Una scommessa che può dirsi vinta sin da ora, con sold out ai botteghini da giorni (come al cinema Metropolitan di Napoli) per un  progetto decisamente innovativo e crossmediale tra cinema e tv, che si propone come prequel, ma anche come ponte per la quinta serie di Gomorra. 

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