“Spero che la situazione si risolva presto grazie ai miei avvocati altrimenti non so come farò”: è l’appello di Antonio Parisi, 31 anni, titolare da dieci anni dell’edicola di piazza Vanvitelli ad angolo con via Scarlatti che lo scorso sabato, in preda alla disperazione, ha tentato anche il suicidio. A difendere l’edicolante sono gli avvocati Angelo Pisani, Antonella Esposito e Gaetano Brancaccio.
Il suo errore è stato quello di poggiare continuamente articoli in vendita al di fuori dello spazio consentito alla sua edicola: errore che gli è costato ben nove multe ed una situazione che si è protratta fino alla chiusura dell’edicola da parte della Polizia Municipale. “Ho ricevuto nove multe ricevute per eccedenza di occupazione di suolo pubblico – spiega Parisi – di cui sei però sono state annullate e ora restano le ultime tre dell’ultimo anno che però hanno fatto decadere la concessione di vendita anche se siamo ancora nei termini di legge per impugnare il tutto. I commercianti mi hanno dimostrato vicinanza e li ringrazio. Ho un mutuo con cui sto pagando ancora l’edicola ed una figlia piccola di pochi mesi. Qualora si dovessero pagare le multe attraverso una colletta ne sarei grato – spiega Antonio Parisi – ma al momento non so niente anche se sarebbe un bel gesto molto apprezzato. Però, confido di trovare la soluzione al problema grazie ai miei avvocati e intanto sono al quinto giorno consecutivo che sto chiuso in edicola. Non mi sono mosso da qui perché sono in grande difficoltà perché se mi chiudono l’edicola non posso restituire i giornali che non ho venduto e poi mi tocca pagarli tutti”.
Tra i commercianti che hanno sin da subito mostrato la volontà di aiutare Antonio c’è Giovanni Estate dello storico chioschetto di fiori di piazza Vanvitelli. “Ci siamo attivati subito per chiedere ai commercianti la disponibilità a dare un aiuto alla famiglia di Antonio – chiarisce Giovanni Estate – ma non entriamo nel merito della vicenda. Siamo per il rispetto delle regole. Ma, sul piano umano, siamo disponibili ad aiutare la famiglia di Antonio avendo una bambina di sei mesi”.
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it