Ha avuto inizio mercoledì 7 marzo la seconda edizione di “Storie di Bullismo”, nella mediateca di Santa Sofia e in tutte le strutture scolastiche che hanno partecipato all’iniziativa. Il progetto è rivolto alla ricerca di spunti di riflessione e di dibattito sulla delicata tematica della prevaricazione e del bullismo tra le mura scolastiche. Il tutto attraverso l’utilizzo dello strumento cinematografico, ritenuto un mezzo significativo ed essenziale per educare gli studenti a rifuggire qualsiasi forma di violenza. La ratio di un progetto del genere, come conferma l’assessore alle politiche giovanili Alessandra Clemente, sta nel valorizzare la prevenzione come necessaria ai fini della lotta al bullismo.
Il clima sociale, culturale ed emotivo che si andrà a realizzare potrà disincentivare alla radice le condotte di prepotenza tra i giovanissimi. L’obiettivo verrà conseguito mediante un confronto aperto sul tema della diversità, al fine di promuovere la conoscenza dell’altro come base per lo sviluppo del rispetto reciproco. “Storie di bullismo” permetterà ai giovani di approcciarsi alla tematica della violenza fisica e psicologica. E non più con modalità astratte, ma nella maniera più concreta e pragmatica possibile. Gli alunni verranno condotti nel percorso formativo attraverso narrazioni e storie che hanno ad oggetto il tema del bullismo, mediante la visione di film che, con un linguaggio attuale, li avvicineranno al cuore della problematica. Centrale è la speranza di rendere le nuove generazioni informate e consapevoli; laddove, con le precedenti, peccare di superficialità nella prevenzione ha generato tragiche conseguenze. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato alla Scuola e dall’assessorato ai Giovani, in piena collaborazione con il Centro di Ateneo della Federico II SinAPSi, l’U.O Tutela dei Minori della Polizia locale e i tirocinanti del programma Garanzia Giovani del Comune di Napoli.