Pagare più di 120 euro per vedere il gondoliere chattare e dimenticarsi di portarti in giro per i canali di Venezia
È la disavventura capitata ad un gruppo di turisti stranieri oggi pomeriggio che è durata diversi minuti ed ha provocato una reazione nervosa da parte dei passeggeri della gondola. Nonostante il regolamento comunale vieti l’utilizzo di cellulari durante la guida, i gondolieri di Venezia sembrano non riuscire proprio a tenere il cellulare in tasca durante i loro giri, che tra l’altro sono sempre molto cari.
Ma almeno una volta i gondolieri cantavano belle canzoni venete e spiegavano ai turisti i vari luoghi in cui passavano con la gondola. Oggi, invece, con una mano guidando e con l’altra chattano. Proprio come si vede nel video esclusivo del Quotidiano Napoli con il gondoliere che ad un certo punto, preso dalla smania di chattare, dimentica di avere un gruppo di turisti a bordo e prima si ferma e poi rischia di urtare una barca.
Finché uno dei passeggeri non lo redarguisce e gli ricorda di aver pagato caro il giro in gondola e pretende un po’ di attenzione. Insomma nel corso degli anni si è passati dal “Venezia, la luna e tu” del celebre film del 1958 di Dino Risi con Alberto Sordi nei panni di un improbabile gondoliere allo squallore di “Venezia, il cellulare e tu” dei giorni nostri con protagonista un vero gondoliere.
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it