Home Cronaca di Napoli e provincia Transizione digitale: le opportunità per Napoli e per il sud Italia

Transizione digitale: le opportunità per Napoli e per il sud Italia

In questi mesi si parla con sempre maggiore insistenza di transizione digitale, un obiettivo ambizioso per le realtà pubbliche e private che grazie alle nuove tecnologie possono migliorare l’efficienza dei servizi e creare nuove opportunità per utenti e cittadini in genere. Le risorse messe a disposizione proprio per questo scopo all’interno del PNRR rappresentano un’incredibile occasione per la città di Napoli e per l’intero sud Italia, che potrebbero ottenere non pochi vantaggi sfruttando al meglio queste somme. Vediamo come.

Che cosa si intende per “transizione digitale”

Il concetto di “transizione digitale” ha un significato piuttosto ampio, che può essere tuttavia riassunto nella necessità di sfruttare al meglio le tecnologie digitali per migliorare i servizi alla persona. Com’è facile immaginare, si tratta di un processo che può avere risvolti importantissimi anche nel settore pubblico, da sempre rallentato dalla burocrazia e da procedure farraginose che rendono complesse anche le operazioni più semplici.

È proprio in quest’ottica che la transizione digitale intesa come realizzazione di un’amministrazione aperta e adozione di servizi avanzati rappresenta un’enorme opportunità per l’Italia in genere e in particolare per il sud, notoriamente indietro per via di problemi strutturali di varia natura. L’efficienza dei servizi digitali è stata resa evidente in questi anni dalle tante esperienze diffusesi sul web in ambito privato, per esempio con le piattaforme di streaming audio e video come Spotify, Netflix o Prime Video, o quelle per la pratica di passatempi online come il blackjack, che hanno saputo raggiungere ampie fette di utenza grazie a proposte facilmente accessibili con i più moderni dispositivi fissi e mobili.

Attraverso investimenti mirati, le istituzioni possono in pratica sfruttare le potenzialità del digitale per migliorare l’accesso ai servizi e per avvicinare i cittadini agli enti, il tutto con l’obiettivo di trasformare radicalmente il rapporto nei diversi ambiti di applicazione: ecco dunque l’importanza del PNRR per la nostra area geografica.

Transizione digitale e PNRR: quali risorse in gioco

Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, viene oggi considerato da più parti una delle più grandi opportunità di trasformazione e innovazione per il nostro Paese. I fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea, infatti, se adeguatamente utilizzati, possono rappresentare un enorme passo in avanti verso la modernizzazione del Paese e il miglioramento delle infrastrutture a più livelli.

In particolare per ciò che riguarda la strategia Italia Digitale 2026, nel Piano vengono definite due macroaree di investimenti, legate alle infrastrutture digitali e reti, per garantire a tutti i cittadini l’accesso a internet veloce, e alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, nell’ottica di rendere i servizi al cittadino più efficienti sotto ogni punto di vista.

Parliamo di oltre 13 milioni di euro che consentiranno di raggiungere obiettivi ambiziosi in un’ottica di modernizzazione complessiva del Paese, parte dei quali destinati proprio al Sud Italia.

Tecnologie digitali per la crescita del Sud

Gli investimenti in ottica digitale risultano essere oggi essenziali per puntare su una crescita reale del tessuto economico campano e meridionale, potendo le nuove tecnologie assicurare maggiore efficienza e accessibilità dei vari servizi. Come sottolineato anche dal sindaco di Napoli Manfredi, infatti, la transizione digitale non è solo un passo decisivo per migliorare i servizi ai cittadini, ma anche una spinta allo sviluppo economico del territorio proveniente dall’integrazione del lavoro di imprese, università ed enti pubblici.

Basta pensare alle opportunità lavorative che il digitale può creare attraverso la creazione di poli di produzione e ricerca avanzati, così come all’impatto che sempre le nuove tecnologie possono avere a livello turistico, mediante il potenziamento dei servizi di trasporto, la trasformazione urbana e la creazione di reti interconnesse che permettono l’interazione dei vari attori privati e pubblici.

Come dimostra l’esperienza quotidiana di ciascuno di noi, oggi è impossibile non pensare in digitale ed è per questo che le istituzioni devono lavorare rapidamente in questo senso, ottimizzando l’uso delle risorse provenienti dall’alto e inserendole in progetti di qualità che potranno portare l’intero meridione a uno sviluppo reale. Riuscirà il Mezzogiorno a raggiungere questi obiettivi o dovremo in futuro parlare di una nuova occasione sprecata?

 

Previous article“I libri nell’Albergo sgarrupato per fare più feste e visite guidate a Palazzo reale?”. Protestano i dipendenti della Biblioteca nazionale
Next articleLa cultura del Mediterraneo, vertice a Palazzo reale. S’estende il fronte del NO al trasloco della Biblioteca: “Parli il sindaco Manfredi”