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Scuola, al Rione Sanità è crisi

Inviata la lettera per chiedere l'aiuto delle Istituzioni

La Rete del Rione Sanità ha inviato un documento di tre pagine alle Istituzioni nazionali e a tutti i Ministeri sulla situazione negativa che stanno vivendo le scuole del quartiere Sanità. Il dato è allarmante: lo scorso anno è stato bocciato il 74,7% dei ragazzi del biennio dell’Istituto Isabella d’Este – Caracciolo di via Santa Maria Antesaecula e il 51% del biennio dell’Alberghiero dell’Istituto di via Fontanelle; “solo” il 40% all’altro Istituto di via Savarese. La maggior parte è stata rimandata a causa delle numerose assenze. Ma quello che più preoccupa è la mancanza di un Ufficio contro la dispersione scolastica soprattutto durante l’età dell’obbligo scolastico.

L’unico asilo (paritario) presente nella zona è l’Ozanam, gestito da delle vivacissime suore. Gli altri asili e le altre poche scuole hanno un numero esiguo di classi. A questo si aggiunge il caso dell’Istituto Isabella d’Este – Caracciolo. Si tratta di una scuola con tre sedi, dove la preside, invece di recarsi ogni giorno presso la scuola con più alunni, ovvero quella alla Sanità, preferisce andare nella sede di via Savarese, vicino corso Umberto. “Il numero di minori da zero ai quattordici anni, nel quartiere, è di 15.613”- si legge nel testo- . Questi dati ci riassumono che la condizione minorile dovrebbe avere un grosso peso in questa Municipalità”. Il documento parla anche dell’assenza di un asilo comunale e di un vero Istituto che funga da scuola media per i giovani del quartiere, costretti a spostarsi ogni giorno. Un esponente della Rete del rione Sanità afferma: “Qualcuno dice che è un bene che escano dal quartiere, così i ragazzi possono conoscere nuove realtà. Va benissimo. Allora perché non togliamo le scuole da Posillipo e dal Vomero così i giovani vengono a studiare qui”. Anche padre Alex Zanotelli e don Antonio Loffredo sono tra i firmatari del testo.

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