Home Cronaca di Napoli e provincia Scampia dirà addio alla “Vela A”

Scampia dirà addio alla “Vela A”

ma gli architetti si oppongono

Edilizia. Il Comune ha pubblicato la gara per la demolizione ma parte una petizione per fermarla

Scampia dirà addio a un’altra Vela, ma a poche ore dalla pubblicazione, da parte del Comune, della gara per l’abbattimento dell’edificio “Vela A” – più conosciuta come “Vela Verde” – è già partita una raccolta di firme per bloccarne la demolizione. La gara bandita dal Comune riguarda l’abbattimento e la sistemazione degli spazi aperti che si formeranno dopo le demolizioni. La decisione interessa la struttura localizzata sul fronte ovest e si sviluppa in verticale con un impianto a “Torre” su 16 livelli fuori terra, di superficie inferiore man mano che si sale in quota. Presenta in pianta una forma a “H”, con una parte centrale di collegamento tra i quattro blocchi longitudinali. Le imprese che intendono partecipare avranno tempo fino al 4 aprile per presentare la propria offerta.

Prima dell’inizio dei lavori l’impresa dovrà effettuare la caratterizzazione dell’area, redigere una mappatura e procedere alla bonifica dei materiali; poi si passerà alla rimozione di tutti i rifiuti e, in seguito alla demolizione meccanica top down, si procederà allo smaltimento di tutti rifiuti prodotti. Le sistemazioni superficiali si attueranno mediante interventi di riqualificazione ambientale. “Stiamo rispettando i tempi previsti – ha detto l’assessore comunale all’Urbanistica Carmine Piscopo -: dopo l’approvazione nell’ottobre scorso del progetto esecutivo siamo entrati nel vivo degli abbattimenti. Voglio ricordare che l’intervento, dal costo complessivo di circa 27 milioni di euro, è finanziato per 18 milioni a valere sui fondi del Bando Periferie e per 9 a valere sul fondi del Pon Metro. Adesso ci prepariamo, continua l’assessore, a pubblicare il bando per il concorso internazionale di progettazione finalizzato a definire le soluzioni urbanistiche ed architettoniche per tutto il quartiere di Scampia a partire dal lotto M, interessato dagli abbattimenti”. Un gruppo di accademici e architetti hanno però dato il via a una petizione promossa dal consigliere comunale Gaetano Troncone, contro le intenzioni di Palazzo San Giacomo, sulla base della considerazione che le “Vele” costituiscono un “documento, un simbolo” da migliorare e non da abbattere.

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