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Riscossione dei tributi ai privati, Pisani: “Decisione assurda! Pagare sì, ma in modo giusto!”

 “La malapolitica cieca e insensibile di certi comuni addirittura ci farà rimpiangere la riscossione di Equitalia ed aumenterà crisi e suicidi con tante lacrime di coccodrillo dopo le tragedie annunciate. Assurdo affidare ai privati la riscossione dei tributi e far fare solito business sui debiti di poveri contribuenti con percentuali di guadagno ingiustificabili” dichiara  l’avvocato Angelo Pisani  presidente dell’associazione Noi Consumatori, preoccupato dalla grave crisi economica posto pandemia e guerra ma soprattutto dall’aumento di numero dei suicidi e tragedia figli della depressione e insensibilità delle istituzioni, che commenta la delibera approvata anche da palazzo San Giacomo che affida a società private esterne con aggi e guadagni ingiustificati la riscossione di alcuni tributi a partire dal gennaio 2023. Pisani sottolinea come appaia un’ipocrisia festeggiare la Repubblica quando in un paese non c’è giustizia, civiltà, sicurezza, rispetto dei valori e della salute pubblica ma solo sfruttamento e attacchi ai cittadini.
“Nessuno – spiega Pisani – dovrebbe arricchirsi sui debiti dei cittadini che oltre ad esser tartassati vengono perseguitati pur non godendo di alcun servizio pubblico efficiente dalla sanità alla giustizia , dai trasporti alla sicurezza. Se è giusto che si devono pagare le tasse, è atroce e ingiustificabile affliggere i contribuenti e i cittadini con le minacce violente che si associano alla riscossione, generando solo tragedie ed altri suicidi di cui spesso non si parla per coprire le responsabilità di politiche sbagliate. Penso ai sequestri amministrativi, alle ipoteche sulle case, ai pignoramenti dei conti correnti. È assurdo – prosegue l’avvocato – che il Comune di Napoli vada a creare questi strumenti così invasivi che non rispettano la vita e neanche le norme sulla privacy, non si può dare uno strumento a un privato, benché abbia un’autorizzazione, così invasivo per fare ricerche, incrociare i dati e quant’altro ignorando che le responsabilità spesso sono anche delle stesse istituzioni e non si può riscuotere tutto all’improvviso senza regole e diritto di difesa per il contribuente .
Non c’è nessuna ufficialità nella riscossione affidata ai privati un po’ come i vecchi esattori, quelle persone non hanno fatto nessun concorso pubblico e non hanno autorità per mettere le mani nelle tasche dei cittadini senza un preventivo controllo di un giudice. Non hanno nessuna autorità per andare a perseguitare la gente per pochi euro e mettere gli occhi, le mani nella vita del cittadino che non può difendersi visto che fanno tutto automaticamente. Che garanzia c’è? Il Comune dovrebbe creare dei piani di rientro e centri di ascolto per i debitori se vuole evitare tragedie annunciate. Perché è giusto che chi ha dei debiti li paghi, ma è anche giusto che li paghi secondo le proprie risorse e con dei piani di rateizzi e di rientro possibili e non con l’incubo di vedere la propria casa all’asta , il pignoramento del conto senza poter più mangiare o di dover lasciare dei debiti ai propri figli. Io ho visto – continua ancora Pisani – fermi amministrativi fatti da questo tipo di società private in altri comuni per 30 euro. Pignoramenti per 60 euro., case ipotecate e messe all’asta per debiti anche inesistenti e nulli… schifezze senza fine. Cioè sono situazioni così invasive e così violente che una volta che ti bloccano il conto corrente devi essere tu a pagate e fare una causa che durerà 10 anni per far valere un tuo diritto. Ma non solo, se ti bloccano il conto corrente non puoi nemmeno pagare il mutuo o le bollette. Ti crea un danno escludendoti dalla vita legale, finanziaria legale, costringendoti ad andare dall’usuraio di turno e spesso a far scelte estreme . A questo punto era meglio Equitalia, siamo passati dalla padella alla brace. Anziché pensare di affidare la riscossione alle società private che fanno solo business su questa attività – conclude Pisani  – servirebbe un piano di assistenza psicologica per i contribuenti, dei centri di ascolto per risolvere queste problematiche. E poter pagare, ma in modo giusto, senza far arricchire la società di turno”.
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