Martedì prossimo 22 giugno appuntamento alle 11 di fronte al Bar Alexander di via Cilea per festeggiare il ritorno del verde in una strada simbolo della cementificazione selvaggia avvenuta nel dopoguerra (la “muraglia cinese” costituita dagli alti palazzi di via Cilea, boulevard dal quale un tempo si vedeva il mare…), in un quartiere, il Vomero, con bassissimo tasso di verde pubblico per abitante, nonostante la presenza della Floridiana (polmone di ossigeno molto apprezzato e frequentato dai napoletani di ogni dove, soprattutto famiglie con bambini), splendido parco che però è purtroppo molto spesso chiuso, o fruibile solo in parte, e da tempo privo di vigilanza… Gli ottanta alberi di via Cilea ch’erano sopravvissuti alle gittate di cemento e alla mancanza di cure e di manutenzione – ma malandati, sofferenti o addirittura moribondi – sono stati rimpiazzati con altrettanti alberi, a cura di comitati civici ed associazioni, a costo zero per il Comune. Un regalo alla cittadinanza.
La piantumazione delle nuove alberature è avvenuta sulla base di un progetto presentato dal comitato civico “Gazebo Verde” guidato da Maria Teresa Ercolanese insieme con il Comitato civico Vomero (Mario Fontana) e alle associazioni Acmé Napoli (Annapaola Orsini) e Davvero Donne (Cinzia Del Giudice), progetto approvato dalla V Municipalità Vomero Arenella presieduta da Paolo De Luca. Ciò nell’ambito di una operazione intrapresa a novembre scorso con la messa a dimora di due alberi in piazza Fuga, e che continuerà in altri quartieri mediante la consolidata esperienza del “crowdfunding” che, nel caso di via Cilea, ha fruito dell’importante contributo di Banca Generali Private, da tempo sensibile alle tematiche ambientali.
È la prima volta che la messa a dimora delle alberature di una intera strada viene affidata a un gruppo di associazioni. La realizzazione del progetto “Valore Verde” avviene nei termini e nelle modalità studiate dall’agronoma Claudia Loffredo e dall’architetto Benedetto Costa in un’ottica di collaborazione (ma senza alcun onere) con il Comune. La ditta prescelta per i trapianti (Eurogarden Maisto srl) – spiega Maria Teresa Ercolanese – si occuperà a titolo gratuito anche delle innaffiature e della manutenzione, per due anni, il tempo necessario alle piante per irrobustirsi…
Cresce a Napoli, come in tutto il mondo occidentale, la cultura del verde, del verde urbano, contro il depauperamento del patrimonio arboreo lasciatoci in eredità dalle generazioni precedenti (nel secondo dopoguerra il verde era ancora parte integrante del contesto urbano). Verde come ossigeno, verde come buon umore, verde come qualità della vita (e non solo sotto il profilo estetico o del decoro urbano). Al “brindisi verde” di martedì prossimo in via Cilea con la cittadinanza parteciperanno anche rappresentanti dell’amministrazione comunale e municipale. Il verde deve essere una priorità. A Napoli ci sono una cinquantina di parchi, ma solo sulla carta, e con questo caldo afoso le famiglie che non vanno in villeggiatura non sanno dove portare i bambini.