Aveva appena detto che avrebbe voluto consegnare la fascia di sindaco al prefetto di Napoli, in occasione delle celebrazioni per il 2 giugno. Sembrava un sindaco deluso ed amareggiato, soprattutto dopo la sconfitta patita dal Tar che aveva riconosciuto come prevalente la delibera della Regione Campania sugli orari di apertura dei baretti. Ed invece, a sorpresa ecco che De Magistris compie un altro passo propositivo nei confronti di De Luca, che fa seguito all’incontro della settimana scorsa, quando sembrava che i due, dopo anni di scontri e di polemiche, avessero trovato un filo comune per una possibile intesa istituzionale.
Stamane ha preso carta e penna ed ha inviato a De Luca una nota in cui elenca una serie di progetti su cui i due enti potrebbero lavorare. L’iniziativa segue – come è sottolineato nella nota, sottolinea – il recente incontro che i due rappresentanti delle istituzioni locali hanno avuto la scorsa settimana nella sede della Regione.
Di che cosa parla, nello specifico, questa nota? Si tratta ”di una prima, non esaustiva elencazione dei progetti per i quali esiste, in gran parte, già un’interlocuzione con gli uffici della Regione Campania. La loro concreta attuazione necessita – scrive de Magistris – della costituzione di appositi tavoli tecnici per l’esame anche di future progettualità e consentirebbe lo sviluppo in molti settori delle attività sociali, civili ed economiche del nostro territorio e della nostra comunità”.
Per esempio in materia di cultura e turismo, de Magistris, tra gli altri, indica ‘ARTErie’, progetto esecutivo in breve tempo, a valere sul Poc Campania per cui il Comune chiede ”la rapida ammissione” a finanziamento per un valore di 450mila euro. Sul fronte della cultura, per il progetto ‘Creator Vesevo in cammino tra le gemme Unesco da Napoli a Pompei’ il sindaco ravvisa la necessità ”di rimodulare una parte degli eventi, anche a valere sul 2021, ancora non realizzata per una serie di contingenze quali anche la presenza di gare deserte”.
Quanto al commercio, De Magistris indica la necessità di risorse per misure di sostegno per botteghe storiche e per la promozione di prodotti locali; incentivi al contenimento dei canoni di affitto; risorse per sostenere iniziative per la promozione delle edicole in trasformazione verso il digitale e per il Natale2020. Sul fronte del lavoro si suggerisce l’avvio di una sperimentazione che individui in Napoli il Comune-pilota nell’attuazione di una politica integrata lavoro/welfare su una fascia ”ad alto rischio di esclusione sociale” e si propone di assegnare 10 mln che il Comune utilizzerà per l’attuazione della nuova fase di Garanzia Giovani