Sarà intitolato al giornalista scomparso il largo ricavato dal cantiere del parcheggio mai realizzato
Piazza Leonardo era la sua seconda casa. Abitava lì vicino, a Villa Majo, e trascorreva la maggior parte dei suoi pomeriggi, soprattutto d’estate, seduto al tavolino del bar Martini. E quella postazione era diventata una sorta di cenacolo. Si fermavano tutti e con tutti Luigi scambiava parole, dialoghi, giudizi, commenti. Sempre, decisamente sempre, era Napoli al centro dei discorsi. Una città sofferente, per la quale continuava a battersi, anche dopo aver lasciato la Rai e anche dopo la sua breve esperienza come amministratore cittadino. Il più votato di tutti alle elezioni comunali. Lo aveva voluto come candidato Antonio Bassolino. Erano i primi anni del nuovo millennio, Alessandra Clemente era solo una bambina. Ma qualcuno deve averle riferito del legame di Luigi Necco con piazza Leonardo. E così la vivace assessora, candidata sindaco, si è battuta per far intestare al giornalista scomparso nel 2018 il largo, all’interno della piazza, che proprio in questi giorni sarà liberato dal vecchio cantiere, sorto quasi venti anni fa, per realizzare parcheggi interrati. Un’operazione mai andata in porto.
La vicenda del parcheggio risale al 2005 quando l’opera viene inserita nella III annualità del Programma urbano dei parcheggi. Nel giugno 2010 fu approvato il progetto definitivo, con gli annessi interventi di riqualificazione e sistemazione superficiale delle aree sovrastanti. Il progetto prevedeva la realizzazione di un parcheggio pertinenziale articolato su 3 livelli interrati, per complessivi 147 box auto. Dopo un lunghissimo contenzioso che vide da una parte la società costruttrice e dall’altra un comitato di abitanti della piazza, fatto di diffide e di ricorsi al Tar, il Consiglio di Stato accolse l’appello proposto dal Comune di Napoli nell’ottobre del 2020 e nel dicembre 2020 le aree ancora occupate dal cantiere furono riconsegnate all’Amministrazione comunale.
La Clemente, appoggiata anche dall’assessore Gaudini, ha ottenuto quindi che quello slargo venga intitolato a Necco. Un personaggio che Napoli ancora rimpiange.
Giornalista della Rai, aveva impreziosito il suo curriculum professionale con inchieste archeologiche che hanno fatto storia. Poliedrico ed entusiasta aveva seguito il calcio ed era diventato un personaggio mitico grazie al ”Calcio al novantesimo”. Descrisse da consumato giornalista i due scudetti del Napoli e la vicenda umana e sportiva di Maradona. Ma si interessò anche di cronaca ed entrò nel mirino della camorra, che organizzò un agguato e fu ferito, per fortuna, ad una una gamba. Insomma Luigi, che ci manca, come manca a tutti i napoletani, rivivrà nel ricordo di quanti, di qui a qualche mese, attraverseranno il largo a lui intestato.