Napoli, Da 4 mesi alcune strade sono invase dai rifiuti. Le prime proteste dei residenti a gennaio ma non è cambiato nulla.

Via Carlo de Marco, via Nicola Nicolini, via Abate Minchini: ormai una discarica a cielo aperto. Una situazione denunciata già a gennaio, ma che non accenna a migliorare. Campane della raccolta differenziata posizionate in un’area in cui non dovrebbero trovarsi, circondate da rifiuti di ogni genere. Camminare sul marciapiedi è diventata un’impresa ardua, lungo le strade a ridosso di piazza Carlo III, in pieno centro a Napoli.

 

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Rifiuti abbandonati intorno alle campane in via Carlo de Marco

A questo si aggiunge, stando ai racconti di chi in quella zona vive, l’inciviltà di alcuni abitanti che, invece di tenere i bidoni all’interno delle aree private, li lasciano per strada. Uno stato di abbandono conclamato, stando a un verbale del 18 gennaio in cui il Servizio Attività tecniche della Municipalità 3 (Stella-San Carlo all’Arena) chiede la rimozione delle campane, collocate erroneamente, “sulla carreggiata e in piena curva”. Il SAT del Parlamentino aveva chiesto di verificare anche la reale necessità delle campane, dal momento che in zona, da anni, è attiva la raccolta “porta a porta”. Alle riunioni convocate per risolvere la questione, sono risultati assenti sia i Servizi Igiene e decoro del Comune sia l’Asìa. Ad oggi, a quasi quattro mesi dalla richiesta, niente è cambiato. Pochi giorni fa, infine, la segnalazione del vicepresidente del Consiglio Comunale di Napoli Fulvio Frezza, che sulla sua pagina Facebook rimanda a una lettera da lui inviata alla direzione operativa dell’Asia e alla Municipalità per sollecitare la rimozione delle campane e la dotazione dei bidoni carrellati gialli per la raccolta del multimateriale. “Il rischio è che le frazioni destinate al riciclo diventino sempre più esigue con conseguenti minori introiti per l’amministrazione”, si legge nella lettera di Frezza, che pone anche l’accento sui rischi igienico-sanitari legati alla decomposizione dei materiali all’aria aperta nonché alle difficoltà di transito dei pedoni. Magari finalmente si muoverà qualcosa.

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