È morto Aldo Masullo, uno dei più grandi filosofi contemporanei, professore di Filosofia Morale alla Federico II di Napoli, ma anche parlamentare, italiano ed europeo, e consigliere nell’amministrazione comunale di Napoli. Appena pochi giorni fa, il giorno di Pasqua aveva compiuto 97 anni che aveva festeggiato mangiando un piatto di spaghetti al sugo, come aveva raccontato al Fatto quotidiano che nella stessa giornata lo aveva intervistato.
“Ho paura del virus, come tutti – aveva ammesso interpellato sullo stato di emergenza odierno -. Tuttavia qualsiasi filosofia vera in un momento tragico come questo rasserena, fa superare il senso di disperazione, stabilisce una zona di pace tra l’uomo e il mondo, tra l’uomo e se stesso. Come c’è la pan-demia, c’è la pan-patìa, ha coniato questo vocabolo, uno stato di sofferenza non individuale ma collettivo, l’unica arma che rimane è quella del coraggio di resistere”.
Un anno fa aveva festeggiato il compleanno con la cittadinanza onoraria della sua Napoli, città adottiva per lui che era originario di Avellino.