Nel Palasport “Mario Argento” il 16 aprile del 1998 l’ultima gara giocata
Il sedici aprile del 1998 è un giovedì in cui gli appassionati di basket napoletani si recano alla partita assaporando la prima brezza primaverile. Quella sera, sul parquet del palasport Mario Argento, si affrontano la Pasta Baronia Napoli e il Serapide Pozzuoli per la penultima giornata del campionato di serie A/2. È una sfida decisiva, dal cui esito dipende la permanenza tra i professionisti di una delle due compagini.
La spuntano i padroni di casa condannando i puteolani alla retrocessione in serie B. Sugli spalti i tifosi napoletani esultano e tirano un sospiro di sollievo dopo l’ennesima stagione al cardiopalma. Nessuno di loro, tuttavia, può immaginare che quella appena terminata sarà l’ultima partita disputata nel glorioso impianto di Fuorigrotta. A giugno di quell’anno la struttura viene chiusa per effettuare una serie di lavori di adeguamento sismico. Non riaprirà mai più i battenti mentre nel tempo continueranno a susseguirsi progetti di ammodernamento mai portati a termine. Nei primi anni Duemila poi, in seguito ad alcune modifiche delle normative antisismiche, si stabilisce che l’impianto va completamente ricostruito. Finalmente a giugno del 2005, dopo una serie di rinvii, si parte con i lavori di rifacimento e con la contestuale demolizione della vecchia struttura. Lavori che si interrompono ben presto, e definitivamente, a causa delle numerose varianti intervenute in corso d’opera e al conseguente lievitare dei costi. Rimangono in piedi le due vecchie tribune del palasport che ancora oggi rappresentano un triste monumento di archeologia sportiva che mortifica la città e tutti gli sportivi napoletani. Tra inefficienze pubbliche e disinteresse dei privati, a vent’anni esatti da quell’ultima partita disputata il 16 aprile del 1998, Napoli rimane così l’unica metropoli italiana a non avere un palazzetto dello sport degno di questo nome. Il tutto in una situazione di carenze e disfunzioni che investe tanti impianti sportivi della città, basti pensare allo stadio Collana, mentre su Napoli incombe la kermesse delle Universiadi del 2019. E pensare che il Mario Argento era stato edificato all’inizio degli anni Sessanta per dare lustro alla città che si preparava a ospitare un’altra manifestazione sportiva, i Giochi del Mediterraneo del 1963. Altri tempi…