Stefania Castiglione, guida turistica a Monza da un anno, dopo ripetuti insulti e atti intimidatori ha deciso di alzare bandiera bianca
Sembra inarrestabile l’ondata discriminatoria dell’ultimo periodo nei confronti di Napoli e dei suoi abitanti: dopo il contestato spot della serie tv Romolo+Giuly, dopo le affermazioni di ieri dell’imprenditore Gianluca Brambilla, arriva ora la storia di Stefania Castiglione, guida turistica di Napoli residente a Monza costretta a lasciare la sua attività a causa degli insulti e delle minacce ricevute anche per le sue origini.
La Castiglione, trasferitasi in Brianza da un anno, dopo un periodo intenso di studi e approfondimenti, svolgeva con successo l’attività di guida turistica, permettendo a turisti e residenti di scoprire gli angoli più remoti della città di Teodolinda. Aveva conquistato un nutrito gruppo di fan anche sui social.
Poi le porte in faccia, le intimidazioni, le telefonate, i dispetti per non darle la possibilità di lavorare più, o di non poterlo più fare serenamente, al punto da farle decidere di lasciare la sua attività o addirittura di cambiare città, come lei stessa ha annunciato lo scorso sabato al termine di un evento organizzato per festeggiare il compleanno della sua associazione.
Tanto l’affetto e la solidarietà in rete per Stefania, manifestata da amici e fan attraverso post, commenti, messaggi e perfino la creazione di un gruppo facebook: #iostoconStefaniaCastiglione.
Basteranno a far sì che Stefania decida di tornare sui suoi passi, non arrendersi e continuare a lottare per il suo lavoro e la sua passione nella sua nuova “casa”?