Il dato. Secondo l’indice di soddisfazione degli automobilisti di Waze, i napoletani hanno il buon umore anche in macchina
Luciano De Crescenzo, nel suo celebre film “Così parlò Bellavista”, spiegava bene, in un dialogo tra il tassista (l’attore Tommaso Bianco) ed un dirigente dell’Alfasud, il dottor Cazzaniga, arrivato da Milano (Renato Scarpa), cosa fosse l’ingorgo “a croce uncinata”. Il tassista napoletano, in sostanza, spiegava al manager milanese che guidare a Napoli è un po’ come andare in guerra, con le macchine che sopravanzano una all’altra a poco alla volta. In realtà, un’indagine condotta dall’app Waze, che ospita il più grande network di automobilisti connessi quotidianamente per evitare il traffico e risparmiare tempo e denaro al volante, dice che se Milano è la città dove si guida meglio, Napoli è la città dove chi è al volante è più felice, nonostante le avversità del traffico. L’analisi figura nell’indice annuale di soddisfazione degli automobilisti redatto da Waze, secondo cui il Paese migliore al mondo dove guidare è l’Olanda, quello peggiore le Filippine. L’Italia si classifica tra i cinque peggiori Stati europei per gli automobilisti, ma nel Belpaese mettersi al volante è un qualcosa di diverso da città in città. Milano per esempio è la città migliore in cui guidare, in termini di traffico, sicurezza e servizi per l’automobilista, ma non per qualità delle strade per cui il primato spetta a Bologna. I guidatori più felici invece sono i napoletani il cui umore alla guida, nonostante le difficoltà quotidiane, si attesta al di sopra della media nazionale. Inoltre, per qualità di guida, dopo Milano la città migliore è Napoli, seguita da Roma e Bologna. L’indice prende in considerazione sei fattori chiave valutati dai milioni di utenti di Waze attivi mensilmente nel mondo in 217 città di 42 Paesi: traffico, qualità e sicurezza delle strade, servizi all’automobilista, fattori socio-economici, felicità e utilità della community di Waze. In Europa, al top c’è l’Olanda (che guida anche la classifica mondiale), seguita da Francia, Repubblica Ceca, Belgio e Spagna. Nelle ultime tre posizioni ci sono Ucraina, Romania e Gran Bretagna, seguita da Italia e Portogallo. Il nostro Paese però si aggiudica il secondo posto mondiale per sicurezza alla guida, mentre il Portogallo risulta il primo in assoluto per qualità delle strade. I napoletani dimostrano di avere il buon umore al di là di ciò che accade intorno e nonostante gli ingorghi a croce uncinata.
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it