“Stanotte sono stato sul treno nuovo della metropolitana Linea 1 per verificare i collaudi in corso. Il treno ha percorso la tratta da Piscinola a Municipio. È stata una grande emozione perché conosco gli ostacoli di ogni tipo che abbiamo dovuto superare per raggiungere questo risultato”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris in un post su Facebook. “Il Covid19 – prosegue de Magistris – ha rallentato tutto ma il nostro obiettivo è avere il primo treno in funzione per il servizio passeggeri per gennaio dell’anno che verrà. In totale avremo 19 treni nuovi, forse arriveremo a 24. Aria condizionata, sicurezza, lunghezza, tutti i comfort di ultima generazione. Questo obiettivo – conclude – rappresenterà sicuramente una svolta per la mobilità e la vita quotidiana della nostra città”.
Peccato che mentre il sindaco utilizza il suo tempo per farsi fotografare vicino ai nuovi treni della metropolitana di Napoli, i cittadini e i turisti intanto continuano a combattere con i disservizi del trasporto pubblico in città e in primis proprio con quelli della Linea 1. Nei giorni scorsi, infatti, non sono mancati stop improvvisi della circolazione, ritardi sulle corse e assenza totale di informazioni per i passeggeri. Una situazione a cui ormai gli utenti sono tristemente abituati, anzi rassegnati. Come se non bastasse, giovedì la Linea 1 della metropolitana di Napoli è rimasta ferma per due ore, dalle 15 alle 17 per mancanza di personale dal momento che ben 5 macchinisti sono risultati “in malattia” nello stesso turno. Lo scorso 21 luglio poi era stata convocata una riunione con i vertici dell’azienda e il Comune per discutere della metropolitana in particolare delle manutenzioni. Sullo sfondo ci sono anche i malumori tra il personale dipendente per la mancata firma dell’accordo per le ferie estive per metropolitane e funicolari che quest’anno, invece, non c’è stata a differenza degli anni precedenti. Ma mentre gli utenti subiscono questi disagi e disservizi, il sindaco intanto si fa un giro sui nuovi treni della metropolitana. Quelli che entreranno in funzione, se tutto va secondo programma, a gennaio.