Ah, se fossimo tutti come Gennaro Gattuso! L’allenatore del Napoli, al termine della partita giocata e vinta sabato sera contro la Lazio al San Paolo, si è scagliato contro il fisioterapista della società laziale reo di aver apostrofato con il termine “terrone” il tecnico azzurro oppure qualche altro componente della panchina del Napoli. “Vienimelo a dire in faccia, ti attacco alla panchina, esci fuori!”: così Gattuso si è rivolto prima a Simone Inzaghi e poi al membro del suo staff che ha innescato la miccia. Ora, decine di migliaia di napoletani si sono indignati sui social network per l’accaduto schierandosi dalla parte di Gattuso e immedesimandosi con la sua reazione d’orgoglio.
Se ognuno di noi si ribellasse con veemenza di fronte alle offese e alle ingiustizie che ci piovono su più fronti tutti i giorni nella vita, certamente vivremmo meglio. Ovviamente appare semplice e istintivo prendersela con chi ti chiama “terrone” cercando di offenderti. Ma cosa accadrebbe se avessimo la stessa reazione di fronte alle ingiustizie, agli episodi di inciviltà e alla violenza verbale o fisica cui assistiamo nella nostra città? Accadrebbe che ci faremmo rispettare sempre e non solo quando qualche cretino ci chiama “terroni”!
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it