Home Cronaca di Napoli e provincia La movida secondo Alessandra Clemente: “Divertimento e sicurezza nel rispetto di tutti

La movida secondo Alessandra Clemente: “Divertimento e sicurezza nel rispetto di tutti

L’intervista. L’assessore comunale ai Giovani illustra il recente provvedimento su alcolici, pulizia e inquinamento acustico

Movida cittadina e politiche giovanili, intervista a tutto campo all’assessore ai giovani Alessandra Clemente.

Assessore, partiamo dalla nuova ordinanza sulla movida emanata qualche settimana fa.
Sulla nuova ordinanza sulla movida  abbiamo messo in campo un lavoro di sistema, strutturato e soprattutto partecipato, mediante il coinvolgimento e l’ascolto del territorio e di tutti i soggetti deputati. Penso in tal senso alle associazioni di categoria, ai comitati dei residenti e ai presidenti di Municipalità dove insiste il fenomeno. Gli obiettivi del provvedimento vanno nella direzione della sicurezza urbana, del contrasto all’inciviltà e della valorizzazione dell’intrattenimento notturno. In tal modo abbiamo inteso rendere fruibile la città e il divertimento anche di notte – come d’altronde accade nelle maggiori città europee – con il rafforzamento dei servizi pubblici. Già con la precedente ordinanza gli interventi sul territorio sono quintuplicati. Oggi, grazie a questo nuovo provvedimento, e grazie alla sinergia istituzionale con la prefettura, con la polizia di stato, con i carabinieri e con la guardia di finanza continuerà il trend dei controlli. L’ordinanza ha una durata di otto mesi e sarà continuamente monitorata nell’esigenza di assicurare la qualità dello spazio pubblico nel contemperamento dei diritti e degli interessi di tutte le parti in causa, dei residenti, degli operatori commerciali, dei giovani e dei turisti. Con questo provvedimento l’amministrazione comunale si fa carico, con un impegno costante, delle difficoltà, dei disagi e delle sofferenze dei cittadini nonostante la conclamata sproporzione tra strumenti che il Comune ha a disposizione e bisogno urbano”.

Quali sono le aree di influenza?
C’è innanzitutto un’area classica, di natura commerciale, che riguarda gli orari di chiusura dei locali e il divieto della vendita di alcolici dopo la mezzanotte colpendo anche i distributori automatici e la grande distribuzione da asporto. Ciò al fine di educare e responsabilizzare i giovani ad un divertimento notturno più responsabile. C’è poi il capitolo che riguarda la sicurezza pubblica che viene garantita dalla sinergia con le forze dell’ordine alle quali il sindaco – non avendo competenza in materia – ha richiesto un potenziamento dei controlli preventivi, soprattutto sulle propaggini  criminali e sui ciclomotori. Un’altra area dell’ordinanza è quella socio-sanitaria legata al controllo dei volumi dei suoni emessi dai locali di intrattenimento e del cosiddetto rumore antropico con il coinvolgimento dell’Asl e dell’Arpac che sono le autorità deputate al controllo in materia. Altro aspetto socio-sanitario, di assoluta novità, riguarda lo spazio pubblico e in particolare la prescrizione di mantenere pulito e decoroso lo spazio antistante le attività commerciali organizzando, se necessario, dei servizi di pulizia aggiuntivi per la raccolta dei rifiuti. Di pari passo, ed è un’altra novità, vi è l’ordine ad Asia di potenziare in particolar modo la raccolta del vetro nelle zone oggetto del provvedimento”.

Anche le zone interessate dall’ordinanza si sono allargate.
Certamente. I controlli sono stati ampliati nel centro storico e nelle aree di Chiaia e del Vomero dove c’erano parti dei due quartieri che non erano interessate dall’ordinanza. Ma la grande novità è il coinvolgimento nel provvedimento della zona di Piazza Garibaldi, di Corso Novara, di Via Firenze fino ad arrivare a Porta Capuana. In quest’ultima area si registrano fenomeni legati soprattutto all’utilizzo smodato dell’alcol e in tal senso si è previsto un divieto di vendita di alcolici dalle ore ventuno in poi”.

Strettamente legato al tema della movida vi è poi il problema dei parcheggiatori abusivi.
All’interno dell’ ordinanza, tra le prescrizioni di pubblica sicurezza nelle zone oggetto del provvedimento, vi è il divieto assoluto per le attività dei parcheggiatori abusivi. In tal senso si sono fortemente rafforzati i controlli con la possibilità per la polizia di adottare nei confronti dei trasgressori dei provvedimenti di allontanamento coatto. Mi preme tuttavia sottolineare che sul contrasto ai parcheggiatori abusivi vengono date agli operatori di polizia delle armi perlopiù spuntate. A fronte, infatti, dell’enorme quantità di verbali che vengono elevati, il fenomeno degli abusivi continua a sussistere e a radicarsi in intere fette di territorio cittadino. La mia opinione è che il problema può essere risolto potenziando, al contempo, i servizi di sosta e di trasporto della città, con relativi investimenti in infrastrutture, e individuando nella condotta del parcheggiatore abusivo un illecito di natura penale”.

Continuano anche a Napoli i casi di bullismo, con tanti ragazzi e ragazze vittime di soprusi da parte di loro coetanei. Qual è l’impegno dell’amministrazione comunale per combattere questo fenomeno?
Abbiamo due progetti, in sinergia con l’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione retto da Annamaria Palmieri, realizzati a costo zero, che abbiamo messo in campo dall’inizio del secondo mandato proprio a dimostrazione della grande attenzione di questa amministrazione verso questa tematica. Nelle scuole medie, in particolare, abbiamo portato il primo dei due progetti, Storie di bullismo. Attraverso questionari e strumenti audiovisivi si affronta il tema in classe con il supporto di professionisti che sono i tirocinanti del Comune di Napoli. Il secondo progetto, La scuola e la città, nasce dalla volontà del sindaco e del prefetto e coinvolge tutte le forze dell’ordine che si recano in circa cinquanta scuole del territorio dove vengono realizzati percorsi di educazione civica. La figura in divisa difende i valori cittadini e affianca il docente nel monitorare e gestire dinamiche di disagio giovanile che se non prese in tempo possono sfociare in episodi di violenza o, peggio ancora, di devianza criminale”. Per quanto riguarda le iniziative dedicate ai giovani, in questi giorni si chiude l’evento “Giugno giovani” giunto ormai alla sesta edizione. “Giugno giovani è un’iniziativa che permette ai giovani di esprimere le proprie idee e il proprio talento all’interno dei loro quartieri. È un’esperienza di incontro con realtà cittadine che spesso sono fuori dai circuiti importanti delle politiche culturali, penso, tra gli altri, al Rione Traiano, a Pianura e a Marianella. Nell’edizione di quest’anno abbiamo avuto una serie di figure che hanno fatto da testimoni all’iniziativa. Giovani che partendo da situazioni di marginalità sociale sono stati ricondotti, grazie agli adulti e alla comunità, ad un percorso di vita sano in cui è stato possibile raggiungere importanti obiettivi ed esprimere il proprio talento. Penso, in particolare, alle storie di Alessandro Gallo, di Serena Venditto, di Antonio Prestieri e di Andrea Sannino che raccontano con la loro testimonianza che i sogni possono realizzarsi anche partendo da realtà difficili. Con “Giugno giovani” proviamo ad affermare il principio secondo cui la città nella quale sei nato si accorge di te e ti incoraggia prima degli altri”.

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