La giornata di ieri ha segnato probabilmente la definitiva rinuncia all’ipotesi che in Campania Pd e 5 Stelle possano correre uniti alle prossime regionali. La pietra tombale su qualsiasi ipotesi di accordo l’ha messa la capogruppo al consiglio regionale Valeria Ciarambino, fedelissima di Luigi Di Maio, che proprio mentre il Pd riuniva la direzione regionale per decidere alleanze e candidature a partire dal governatore Vincenzo De Luca, ha lanciato una vera e propria offensiva contro ogni ipotesi di intesa. La Ciarambino è da sempre tra le più accanite avversarie di De Luca. È lei ad aprire i fuochi d’artificio: “C’è una persona più capace di me di parlare a tutti. Questa persona è Sergio Costa oggi ministro dell’Ambiente, un uomo dello Stato, che da generale dei carabinieri ha combattuto contro chi ha avvelenato l’ambiente”.
Lanciata la bomba ecco che a seguire scende in campo anche lo stato maggiore del Movimento: da Roberto Fico (“Condivido l’appello di Valeria rivolto a tutte le persone di buona volontà che vogliono attivarsi per realizzare un progetto comune, con al centro una figura come quella di Sergio Costa che lavora da anni per la tutela dell’ambiente, della salute e della legalità. Una persona che può parlare a tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei cittadini campani” dice Fico) a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri che da Bruxelles aggiunge: “Ciarambino sarà una risorsa preziosa per i prossimi anni nelle istituzioni regionali. Oggi ha dimostrato grande visione e amore per la sua terra. Sergio Costa è il nostro ministro dell’Ambiente, è stato il generale che ha scoperto la Terra dei Fuochi e che sta cambiando le politiche ambientali di questo Paese. Adesso sta a tutti gli interlocutori che vogliono cambiare questa terra, decidere. Tutti hanno una possibilità adesso: passato o futuro, a voi la scelta”.
“Io – aveva detto la consigliera Ciarambino – sarò in prima linea e ho proposto la mia candidatura al Consiglio regionale e lavorerò a testa bassa come ho sempre fatto. Se Sergio Costa dovesse essere il nostro candidato presidente, lo sosterrò e sarò al suo fianco, ancor più convinta che così riusciremo finalmente a dare risposte ai cittadini”.
“La Campania – aggiunge Ciarambino – è più importante di me stessa, delle mie ambizioni personali, e credo che noi abbiamo il dovere di dare risposte e lavorare per restituirle finalmente un futuro nuovo. Per far questo è essenziale riuscire a parlare a tutti coloro che hanno a cuore il destino della Campania, anche a quei cittadini che, pur condividendo i nostri stessi valori, non si sono mai riconosciuti nel nostro Movimento. Spero davvero che le voci di coloro che nel nostro territorio sono punto di riferimento per tanti cittadini possano levarsi a supportare questa persona perbene. Le alternative che oggi sono in campo – conclude – le abbiamo già sperimentate”.
Silenzio nell’immediato da parte di De Luca. Ma in fondo il governatore aveva poco da aggiungere. Lui è già in campagna elettorale, ha preparato le liste di appoggio e quand’anche il Pd scegliesse di suicidarsi proponendo un altro candidato o accettando la candidatura comune di Costa lui scenderebbe in campo comunque. Gli avevano offerto il ministero per il Sud ed ha rifiutato. Nei prossimi giorni darà alla tipografia gli ordinativi per volantini e manifesti.