La Blue Box
La marcia del 17 gennaio a Scampia contro la violenza e il bullismo (AGNFOTO)

L’iniziativa. La I Municipalità lancia uno strumento per prevenire la violenza: i casi più gravi saranno segnalati al vicequestore

La Prima Municipalità di Napoli, che comprende le zone di Posillipo, Chiaia e San Ferdinando, ha lanciato un’idea dagli orizzonti promettenti. Si tratta della “blue box”, e consiste in una scatola che verrà collocata all’interno delle scuole elementari e messa a completa disposizione degli studenti. Questo per permettere loro di denunciare, attraverso biglietti anonimi, potenziali ed eventuali episodi di bullismo consumati tra le mura scolastiche. Sarà soltanto il dirigente ad avere accesso alla blue box. Attraverso la stessa, l’autorità scolastica analizzerà le eventuali situazioni di difficoltà vissute dagli studenti, valutando caso per caso la necessità e l’opportunità di segnalare i casi al vicequestore. Il Presidente della Prima Municipalità, Francesco De Giovanni, ha affermato la significatività di un progetto simile, come primo passo verso un’opera capillare di prevenzione, e non più solo di repressione, dei fenomeni di bullismo. L’iniziativa prenderà le mosse dalla Prima Municipalità, con la viva speranza che il suo successo la conduca ad espandersi e a coinvolgere le scuole di tutto il territorio. E si partirà cominciando proprio dalle scuole elementari; in quanto già dalle scuole medie potrebbe essere tardi per interventi di tal genere. Nelle prossime settimane, inoltre, la Questura di Napoli darà inizio ad un ciclo di incontri in varie scuole elementari e materne del territorio. Il proposito nasce dalla constatazione di come gli episodi di violenza non coinvolgano esclusivamente zone ben precise e isolate, come si sarebbe portati a pensare. Essi riguardano anche zone mediamente ricche, come portato alla luce da un’inchiesta della Procura per i Minorenni di Napoli, su un caso di estorsione tra le mura di una scuola media di Posillipo. Consentire agli alunni di rapportarsi alla Polizia di Stato contribuirà a far sì che i giovanissimi familiarizzino con le autorità garanti dell’ordine pubblico, senza considerarle un’entità spaventosa dalla quale distanziarsi. Il tutto al fine di effettuare un confronto con gli studenti, già dalla primissima infanzia, sul tema della prevaricazione e della violenza, fisica quanto psicologica.

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