Vergognoso spot per la presentazione della serie Romolo+Giuly: per Sky Roma è solo buche, Napoli è solo spazzatura
In questi giorni, in televisione sta andando in onda lo spot per la presentazione della serie Romolo+Giuly di Fox su Sky, che partirà dal 17 settembre.
L’annunciatore, il redivivo Giorgio Mastrota, per spiegare che le scene si svolgono nelle città italiane, dice letteralmente: «…tra le buche di Roma, tra la spazzatura di Napoli e le grandi passerelle della moda di Milano».
Faccia tirata e schifata quando parla di Roma e di Napoli, sorriso sereno e compiaciuto quando cita Milano. Uno spot intriso di luoghi comuni ed ignoranza dove l’equazione è presto fatta: Roma uguale buche, Napoli uguale spazzatura, Milano uguale grandi passerelle di moda.
Ora, è impossibile negare che a Roma ci siano le buche e che da quando c’è il sindaco Virginia Raggi la situazione delle strade della Capitale sia peggiorata notevolmente ma da qui ad associare la città solo alle buche ce ne passa. Roma è una delle città più belle del mondo, dove la storia e l’arte si respirano ad ogni passo. A Roma ci sono le buche, è vero: ma Roma non è solo buche. Per presentarla, invece, Mastrota fa la faccia disgustata e cita solo “le buche di Roma”. Perché non dire “tra i monumenti di Roma” oppure più semplicemente “tra le vie di Roma”? Allo stesso modo, come Roma anche Napoli è una delle città più belle del mondo e maggiormente visitate negli ultimi anni dai turisti stranieri: perché associarla ancora alla spazzatura seppure l’emergenza rifiuti è terminata da un bel po’ di tempo? Perché nell’elaborare lo spot, quelli di Sky non hanno detto “tra i vicoli di Napoli”? Perché non si cita un aspetto positivo della città per descrivere anche Roma e Napoli così come avviene per Milano, associata alle “grandi passerelle della moda” con un largo sorriso da Mastrota? Di sicuro bisognerebbe fare più attenzione prima di elaborare questi spot che rischiano di ledere la dignità e l’orgoglio dei romani e dei napoletani, che non a caso, stanno già protestando sui social network e chiedono la rimozione dello spot.
D’altronde il risultato di questo vergognoso spot è che, poi, romani e napoletani non vedranno di buon occhio la serie televisiva pubblicizzata e quindi potrebbe esserci un minor numero di spettatori. Perché, a pensarci bene, se già nello spot di Romolo+Giuly sono contenute frasi discriminatorie nei confronti di Roma e Napoli, figuriamoci nel corso delle puntate della serie tv.
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Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it