Il Circolo metropolitano di Napoli dell’Associazione Nazionale di Protezione Ambientale V.A.S. (Verdi Ambiente e Società) esprime un giudizio negativo sull’iniziativa “Il MANN e lo Zoo di Napoli in rete per la mostra Gladiatori”, presentata sul sito dello stesso Museo e pubblicizzata ampiamente anche dai quotidiani e dai media locali.
«Abbiamo sempre apprezzato moltissimo le iniziative culturali poste in essere dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, diretto dal dott. Giulierini, finalizzate anche a creare una rete virtuosa di agenzie che valorizzino e promuovano il patrimonio artistico e storico di Napoli – ha dichiarato il Portavoce di V.A.S. Napoli, Ermete Ferraro – ma, nel caso della recente ‘partnership’ tra il MANN ed il Giardino Zoologico di Napoli non possiamo che disapprovare, come ambientalisti, l’improprio accostamento tra la bella mostra relativa ai ‘gladiatori’ ed una realtà che ha ben poco a che vedere con l’educazione ad un corretto rapporto uomo-animali» .
L’associazione V.A.S. si è sempre espressa negativamente nei confronti d’istituzioni vetuste e discutibili come i giardini zoologici, sia pur ristrutturati e ‘modernizzati’, che non rivestono valenza scientifica e formativa, soprattutto per i più giovani, non rispecchiando affatto la realtà biologica e comportamentale degli animali ospitati, dei quali peraltro non rispettano la dignità ed il diritto ad un’esistenza libera nel proprio habitat naturale.
Sconcerta pertanto quanto affermato dal Direttore del MANN, secondo il quale: “Gli animali felici sono l’unico spettacolo della natura che vorremmo vedere. Per questo, MANN e Zoo di Napoli hanno deciso di parlarne, raccontando l’evoluzione del rapporto uomo-animale dal mondo antico ai nostri giorni. […] Conoscerli anche attraverso la zoologia significa promettere che, anche per loro, certe vicende di cattura e carneficina non devono accadere mai più”.
Ma gli esemplari presenti negli Zoo, compreso quello di Napoli, non sono per nulla “animali felici” né modelli di rapporto ecologicamente valido tra loro e chi continua a tenerli in ‘esposizione’ in gabbie o spazi incompatibili con la loro natura.
«Sebbene l’ing. Floro Flores decanti lo Zoo di Napoli come istituzione dedita alla “conservazione, ricerca e educazione” – prosegue Ferraro – è davvero difficile far credere che gli animali che si ‘visitano’ in quella struttura siano davvero ‘felici’ e, soprattutto, che chi vi si reca ne esca più ‘educato’ ad un corretto rapporto con gli ‘altri animali’ ed a sani valori ecologici. L’approfondimento sul valore “mitico e simbolico” delle ‘venationes’ degli antichi Romani, auspicato dal dott. Giulierini, inoltre, non trae alcun valore aggiunto dalla collaborazione tra il Museo Archeologico e lo Zoo, che appare quindi una discutibile operazione d’immagine».
Gli ambientalisti di V.A.S. Napoli contestano che questa insolita collaborazione sia “un itinerario ad hoc per scoprire alimentazione e vita delle antiche fiere, apprendendo come rispettare il mondo animale” ed invitano dunque la Direzione del MANN a rivedere tale posizione.