L’alba di un nuovo giornale. Parafrasando il titolo del celebre film del 1964 di Youssef Chahine, annuncio l’inizio della stampa del Quotidiano Napoli. Forse non è un caso che ciò avvenga il giorno dopo il 17 marzo, data in cui si celebra l’Unità d’Italia. Quasi a voler simboleggiare che ci sarà un nuovo inizio per Napoli dopo quel fatidico 17 marzo 1861 che, come per il resto del Sud Italia, ha rappresentato la rovina economica.
Per risorgere, Napoli ha bisogno anche di togliersi lo sporco del fango che tutti i giorni le viene gettato sulla faccia dai media. Napoli ha bisogno di organi di informazione che la raccontino per quella che è senza enfatizzare per forza i suoi difetti e senza partecipare al gioco dello “sputtanapoli” messo in moto dai media nazionali. Il Quotidiano Napoli è gratuito e ciò vuol dire che potrà raccontare la città al contrario di come fa qualche altro giornale che per vendere più copie, da anni, prova a sparare titoloni in prima pagina su Napoli attingendo dagli spunti che offre la cronaca nera oppure dagli scandali che avvengono dalle nostre parti. Dimenticando di dare risalto all’altra Napoli, quella onesta che lavora meglio degli altri e che si fa apprezzare in tutto il mondo per la sua umanità e per la sua serietà.
Il Quotidiano Napoli, con 10.000 copie distribuite al giorno e 40.792 persone che seguono già la sua pagina Facebook, è oggi il giornale più diffuso e più letto in città. Ed è l’esempio del fatto che quando i napoletani si coalizzano invece di dividersi, possono tutto. Ricordatelo bene. Soprattutto perché ieri era l’anniversario della nostra rovina economica. E perché oggi è l’alba di un “nuovo” giornale.
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it