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Il diritto al Natale dei figli di separati

di Cinzia Rosaria Baldi *

I genitori dovrebbero mettere da parte i loro problemi e regalare feste serene alla prole

Il Natale è il periodo più atteso dell’anno, luci, addobbi colorati, la corsa ai regali trasmettono allegria, ma anche emozioni diverse. In particolare nelle case dove si vive una separazione o un divorzio spesso la tristezza prende il sopravvento ed i figli si sentono disorientati e spesso soli ed ignorati. Anche nelle situazioni meno conflittuali i coniugi raramente si chiedono cosa provano i loro figli e se davvero desiderano essere trascinati in pianificate organizzazioni su come “dividere” i giorni di vacanza tra mamma e papà. Non bisogna scaricare sui bambini le scelte, ma aiuterà il bambino conoscere come si svolgeranno i suoi giorni di festa allontanando l’ansia e l’agitazione di fronte all’imprevedibilità dei propri spostamenti da un genitore ad un altro. È bene per un attimo mettere da parte i propri problemi di coppia e porsi in modo disponibile al dialogo. È fondamentale saper ascoltare il desiderio del bambino o del ragazzo, cercando di andare incontro ai sui bisogni: il Natale è la festa dei più piccoli e dei ragazzi, bisogna pensare prima di tutto al loro benessere, facendogli trascorrere le feste in maniera serena, senza sovraccaricarli di tutti quei problemi che spetta agli adulti risolvere.

Sarebbe una decisione di buon senso dei genitori permettere ai minori di continuare a vivere le vacanze natalizie rispettando le abitudini famigliari e le usanze con cui sono cresciuti. Nel caso delle coppie separate molto raramente si decide di passare le feste comunque tutti insieme per il bene dei figli, aiutati se mai, dalla presenza delle famiglie di origine. In queste particolari occasioni, ma in effetti durante tutto l’anno, i coniugi dovrebbero sempre ricordarsi che caduto il vincolo matrimoniale resta l’impegno genitoriale, che pone al primo posto la serenità e i bisogni del minore, che sentiranno durante le festività la mancanza del genitore assente, ma anche di figure fondamentali come quelle dei nonni, di zii e cugini.

Recentemente a Napoli l’ex Istituto Toniolo, oggi Fondazione EOS, ha presentato “Carta dei doveri dei genitori nella separazione” punto di approdo della ricerca e della sperimentazione condotte negli ultimi anni, finalizzate a creare delle linee guida per le famiglie coinvolte nelle separazioni. Dopo la pubblicazione nel 2018 della “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori” a cura dell’Autorità Nazionale Garante Infanzia e Adolescenza (AGIA), il Consultorio ha sentito l’esigenza di integrare tale documento con una ricerca-azione che si concentrasse sulle responsabilità/doveri dei genitori nei casi di separazione o divorzio. La ricerca ha consentito di raccogliere ed elaborare materiali e riflessioni sul tema e individuare percorsi di aiuto rivolti a bambini e genitori coinvolti nelle vicende separative. Purtroppo le separazioni dei genitori di figli minorenni sono in continuo aumento ed il dato statistico si riferisce sia alle coppie coniugali, che a quelle unite civilmente o conviventi. Da qui la necessità di prestare attenzione a questo numero sempre maggiore di minorenni i cui genitori vivono situazioni conflittuali che non sanno contenere nel tutelare i figli, ma che anzi li usano come strumento di offesa o come oggetto di contesa. La separazione è un momento difficile e delicato nella vita della famiglia, fin dal primo momento , quindi, i genitori devono saperlo comunicare in modo sereno e possibilmente in modo unito ai figli, rasserenandoli, facendo capire loro che se pure uno dei genitori andrà a vivere altrove non perderanno il loro affetto e lasciando che sfoghino il loro dolore e le proprie emozioni. Bambini e adolescenti non ascoltati, utilizzati, strumentalizzati, ben presto manifestano patologie comportamentali o alimentari o altri disturbi. Inoltre, saranno portati a riproporre nella loro vita adulta le relazioni distorte vissute nell’età formativa.
La “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”, come la “Carta dei doveri dei genitori nella separazione”, non contiene, quindi, norme ma contiene principi, e vuole essere soltanto un modo per far crescere la consapevolezza che esistono nelle separazioni la sofferenza dei figli e le loro esigenze di non perdere la genitorialità.

* Psicologa dell’età evolutiva

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