La notizia. Il nuovo update di Gboard per Android ha previsto l’inserimento di alcuni dialetti italiani tra le lingue disponibili

“Non si abita un Paese, si abita una lingua. Una patria è questo e nient’altro” affermava il celebre filosofo Emil Michel Cioran. E a Napoli si abita sì la lingua del Paese, ma si abita per prima la propria, che marca un’identità ben precisa. Devono averlo inteso anche quelli di Google che da qualche giorno hanno rilasciato un nuovo update per Gboard, l’app tastiera per i dispositivi mobili, che permette ora di scrivere correttamente in napoletano e di poter attingere a un comodo dizionario. L’idioma, tra i più antichi della penisola, tra più ricchi di storia e tra i più usati nella letteratura e nella musica pare avere quindi affascinato anche il sito del motore di ricerca maggiormente visitato al mondo. Un vanto e una conquista per i napoletani, un popolo che in maniera quasi ineguagliabile ha conservato nel tempo la vitalità della sua parlata, che usa per distinguersi con orgoglio, per ridere, per giocare, per arrabbiarsi, in un modo che chi è “dentro” capisce, per chi è “fuori” a volte resta un mistero. Perché il napoletano va vissuto – studiarlo serve, ma non basta – e saperlo scrivere è necessario, non fosse altro che per dargli il rispetto che merita. E allora via libera alle conversazioni in “lingua madre”, semplici, immediate e senza il bisogno di ricorrere a pesanti volumi di grammatica, pur fondamentali in diversi contesti, ma che qui potranno essere messi da parte e lasciare spazio alle opzioni di scrittura dei termini partenopei suggerite dall’applicazione. Per arricchire quest’ultima con la nuova funzione sarà sufficiente procedere con l’aggiornamento, identificabile con la release 6.8.8.178714143, e, tra le impostazioni, inserire il napoletano. Volendo si potrà incrementare la tastiera di google anche con altri cinque dialetti della nostra penisola. L’update propone, infatti, il supporto anche per l’emiliano-romagnolo, il lombardo, il piemontese, il siciliano e il veneto. Al momento a beneficiarne però saranno solo i detentori di dispositivi Android. Gli utenti Apple, nel frattempo, potranno probabilmente consolarsi con le possibilità offerte dal sistema operativo OS X Yosemite di parlare e tradurre in napoletano, e anche in siciliano, implementate nel pacchetto linguistico già dall’autunno del 2014. D’altronde quelli di Jobs ci hanno sempre visto lungo: “affamati e folli”, anche di Napoli.

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