Il sindaco “pizzicato” nell’edificio di via Mezzocannone occupato illegalmente dai collettivi studenteschi
Mentre le istituzioni sono impegnate nel recupero del patrimonio pubblico in disuso a Napoli, il sindaco Luigi de Magistris partecipa ad un party di compleanno organizzato all’interno di uno di questi edifici occupati abusivamente.
Ma andiamo con ordine.
È venerdì sera. “De Magistris si sta scatenando a Mezzocannone Occupato”. Questo il mood a piazza Bellini. Il passaparola corre veloce tra i giovani, corredato di foto sui cellulari che mostrano il primo cittadino intento a fare il trenino e a ballare negli spazi del centro sociale. Le voci diventano curiosità e poi subito conferma. Chi si reca sul posto trova, infatti, lì presenti, tra balli, musiche, bevande e alcolici sia il sindaco che altri volti dell’amministrazione comunale.
Mezzocannone Occupato è un cartello che, sotto questa denominazione, riunisce tre diversi collettivi costituiti da studenti delle superiori, universitari, precari, disoccupati, dottorandi, e artisti underground. Dal 2011 occupano abusivamente una rete di spazi su via Mezzocannone, alcuni dei quali, quelli dal civico 12 al civico 14, sono di proprietà dell’Adisurc, ossia l’agenzia del diritto allo studio che fa capo alla Regione Campania. E qui vengono svolte una serie di attività: laboratori di vario genere e anche politici, ad esempio, concerti, ma anche feste nel fine settimana. Eventi mal tollerati dai residenti che, in diverse occasioni, si sono lamentati per il volume troppo alto della musica e hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Da diverso tempo, per le strutture pubbliche occupate, tira aria di sgombero. «È intenzione della Regione attivare gli organi giudiziari e di ordine pubblico necessari a fare le verifiche sufficienti e a ripristinare le condizioni di servizio per gli studenti» è l’affondo arrivato dalla Giunta De Luca. Così anche il Rettore della Federico II, Gaetano Manfredi, nel corso trasmissione Resto al Sud in onda su Radio Amore, ha di recente dichiarato: «Non fa parte dell’ambito della nostra università quella parte, trattandosi dell’ex mensa universitaria. La situazione è illegale e l’abbiamo segnalata: la Regione ha voce in capitolo. Mi auguro che le condizioni di legalità vengano ripristinate».
Viene quindi da interrogarsi sull’opportunità della presenza del primo cittadino e di altri rappresentanti di Palazzo San Giacomo all’evento dello scorso venerdì. D’altronde, però, il manifesto sostegno del sindaco alle attività dei diversi centri sociali del territorio è cosa nota. In particolare poi, nel caso in questione, avrà forse influito un clima “familiare”… Tra i collettivi di Mezzocannone occupato, infatti, ce n’è anche uno che fa capo al centro sociale Insurgencia, alleato politico della corrente de Magistris il cui storico leader, Ivo Poggiani, è attualmente presidente della Municipalità 3. E ancora al party erano presenti anche Eleonora de Majo, volto celebre delle proteste studentesche, fin da quelle organizzate ai tempi del liceo vomerese Jacopo Sannazaro, che ora ricopre la carica di consigliera comunale ed Egidio Giordano, anche lui noto leader di Insurgencia, nominato membro del coordinamento del movimento nazionale fondato dal Sindaco, deMa.
Ma poi, al di là della presenza del sindaco de Magistris, perché un cittadino normale deve pagare un locale per festeggiare il suo compleanno e uno vicino ai centri sociali può sfruttare gratuitamente una struttura pubblica occupata illegalmente?