Dal Covid alla guerra, quarto anno senza pace… Verso l’ottava di Pasqua: la festa della speranza. E poiché la cultura occidentale è un tutt’uno intrinseco col Cristianesimo, che ne ha ispirato i valori e permeato le leggi, ecco i passaggi più significativi della Settimana santa, che ricordano la passione la morte e la resurrezione di Cristo e che, pur con tradizioni differenti, hanno lo stesso significato per tutte le confessioni cristiane di ogni parte del mondo.
Domenica prossima, la Domenica delle Palme, si ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme accolto come Messia in un tripudio di palme (perciò i riti prevedono la benedizione di ramoscelli di ulivo da scambiarsi come augurio di pace).
Lunedì si celebra il giorno dell’amicizia, ricordando la giornata che Gesù trascorse a Betania in compagnia dei suoi più cari amici Marta, Maria e Lazzaro.
Martedì è il giorno dello sdegno, di quando Gesù scacciò i mercanti dal tempio accusandoli di abusare del loro potere per denaro e per trarne vantaggi personali.
Mercoledì è il giorno del tradimento (Giuda tradì Gesù per 30 denari: “Volete che ve lo consegni? Quello che bacerò è lui, prendetelo”) e della tristezza…
Giovedì santo si celebrerà la messa vespertina in ricordo dell’Ultima cena di Gesù con gli apostoli (Gesù agnello sacrificale). I riti della giornata prevedono anche la consacrazione degli oli santi e la lavanda dei piedi (Dio che lava i piedi ai discepoli: l’amore che si fa servizio e dono). Poi l’Eucarestia verrà deposta nell’altare della deposizione per l’adorazione dei fedeli… A Napoli c’è l’usanza di fare lo “struscio”: una passeggiata a piedi, per andare a visitare i “sepolcri”, che è anche occasione di incontro con amici e conoscenti. Come cibo della tradizione: zuppa di cozze. In questo giorno dunque si ricordano l’istituzione dell’Eucarestia e del ministero sacerdotale, e poi la consegna ai discepoli del comandamento dell’amore,
Venerdì santo è il giorno della morte di Gesù: il rito cattolico prevede la “Via Crucis” nel ricordo del percorso di Cristo verso la crocifissione sul monte Golgota. Per i cattolici sono prescritti il digiuno e l’astinenza dalle carni (che sono soltanto consigliati invece per il sabato, almeno fino alla veglia pasquale).
Sabato santo la Chiesa contempla il “riposo” di Cristo nella tomba: è il giorno del silenzio sospeso dell’attesa, della speranza contro ogni perdita della speranza.
La domenica di Pasqua è il giorno della Resurrezione di Cristo.
Il lunedì dell’Angelo o Pasquetta ricorda quando Maria Maddalena, Maria e Salomè si recarono al sepolcro per ungere con oli aromatici il corpo di Gesù ma trovarono la tomba scoperchiata, mentre un angelo annunciava la Resurrezione e invitava a diffondere la notizia… E’ anche il giorno della “scampagnata” di Pasquetta.
I grandi riti millenari sono legati ai cicli della natura, quello di Pasqua coincide con la domenica che segue la prima luna piena di primavera (il risveglio della natura dopo il letargo dell’inverno). Ricca la simbologia, evocata anche dai cibi della tradizione. Dall’uovo (simbolo di fertilità; simbolo della vita, della vita che rinasce da ciò che sembrava morto: della possibilità di cambiare, della rinascita dell’uomo in Cristo…) all’agnello (simbolo sacrificale). Dalla pastiera (grano, fiori d’arancio) al casatiello, alle primizie agresti (carciofi piselli fave) alla colomba (simbolo di pace come l’ulivo).
Quattro anni difficili, si diceva. Dal Covid al conflitto nel cuore dell’Occidente e alla nuova ondata migratoria, passando per i problemi climatici e l’instabilità economica. Immagine simbolo della Pasqua 2020, quella del Papa che prega da solo in una piazza San Pietro deserta, e anche l’anno successivo fu segnato dalle restrizioni per la pandemia. Nel 2022 esplode la voglia di evasione e la riscoperta del viaggio… Ma era già iniziato il conflitto che rischia di travolgerci.
Giornalista: Luisa Russo
Laurea in Scienze Politiche alla Federico II, cominciò al “Corriere di Napoli” di Aldo Bovio. Poi il passaggio al “Mattino” dove a fine anni Settanta/inizio Ottanta si occupava anche di tematiche femminili e fu inviata per la moda. Cronista di nera, poi, per alcuni anni fino al 2009. Aveva 18 anni nel 1968, non ha perso la voglia di capire lo spirito del tempo…