Futuro lavorativo a rischio per 140 dipendenti del consorzio Giraservice, l’azienda che da circa 25 anni gestisce gli infopoint nelle stazioni, il front office e la distribuzione dei titoli di viaggio in tutti i comuni della Campania per conto di Napolipass prima e del consorzio Unicocampania. Dal 2010 la condizione lavorativa dei dipendenti è stata messa fortemente in discussione dai tagli verticali dell’austerity del governo e con la crisi del Coronavirus è peggiorata.
«Dopo 25 anni di lavoro, fatto sempre al massimo delle nostre possibilità – spiega Alessandro Capozzi al Mattino – non veniamo più visti come una risorsa, ma come un peso di cui liberarsi. Noi non siamo contro le nuove tecnologie, ma abbiamo una visione totalmente diversa. Pensiamo che le nuove tecnologie devono favorire l’occupazione, non rappresentare una concorrenza. La Regione Campania deve tener conto delle competenze acquisite negli anni dai lavoratori e, semmai, deve usare la tecnologia per aumentare e diversificare l’offerta agli utenti, non per tagliare posti di lavoro».
I 140 dipendenti chiedono quindi un incontro a palazzo Santa Lucia per avviare con la Regione un tavolo di confronto ed esporre le proposte di miglioramento del servizio: adeguarlo alle nuove esigenze dell’utenza potrebbe, secondo il personale, non solo evitare i licenziamenti, ma addirittura portare a nuove assunzioni.