Si scrive “NeaPolis RestArt”, si legge voglia di rinascita culturale di una delle zone più antiche di Napoli: Forcella. Un progetto ideato dall’archeologa e studiosa partenopea Paola Filardi, che punta alla valorizzazione e alla più ampia conoscenza di un patrimonio davvero unico, da tempo escluso dai classici circuiti turistici. Perché, dunque, non valorizzarlo come meriterebbe? È per rispondere, a modo suo, a questa domanda, che nella primavera del 2015 la coraggiosa archeologa, contro tutti gli stereotipi e i pregiudizi che incombono da tempo su questa zona della città, sperimenta il primo “Vascio Tùr”, percorso teatralizzato che prevedeva l’“accompagnamento” di cittadini e turisti in location ad hoc alla riscoperta di alcuni beni culturali. Un’esperienza più che positiva quella che Paola Filardi ha maturato per l’occasione a Forcella nel corso di questi anni, tanto da farle immaginare ora un nuovo, ambizioso progetto che mette in relazione l’antica Forcella e il Museo Archeologico Nazionale. Il “NeaPolisRestArt”, cosi come immaginato dalla studiosa, infatti, è un esperimento sociale: un museo diffuso, che prevede la collaborazione oltre che con il Mann e con l’Accademia di Belle Arti anche con il tavolo Street Art del Comune di Napoli, coordinato dall’assessore della IV Municipalità, Gianni Parisi. Tra le peculiarità, una serie di murales ispirati ad alcune opere ospitate dal Museo Archeologico Nazionale. I primi saranno realizzati in vico Scassacocchi, vico Croce a Sant’Agostino alla Zecca, vico San Nicola dei Caserti, vico Pace e fondaco Piscicelli. “Il progetto iniziato lo scorso novembre – spiega entusiasta, Paola Filardi – interesserà anche gli abitanti della zona, i negozianti e tutti quelli che in qualche modo vivono Forcella. Per le scuole del territorio, questo mese inizieranno i laboratori didattici presso il Museo Archeologico, che proseguiranno poi in loco nei vari siti da valorizzare. Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dei corsi di Fotografia, Pittura e Didattica dell’arte, coordinati rispettivamente da Aniello Barone, Enzo Palumbo e Valeria Pitterà – continua l’ideatrice del progetto – sono già in “missione” sul territorio alla riscoperta degli angoli più suggestivi, interagendo molto con gli abitanti, grazie anche alla lungimiranza del direttore Giuseppe Gaeta, che da subito ha accolto l’idea”. In programma, tra le tante cose, la realizzazione di una mostra itinerante permanente, che prevede come spazi espositivi anche alcune abitazioni private, e una serie di eventi abbinati ad ogni murales, che prenderanno forma in parallelo tra le strade di Forcella e il Mann. In calendario inoltre la pubblicazione di una suggestiva raccolta di narrazioni popolari e la realizzazione tra i vicoli e i palazzi della zona di videospot, interviste e docufilm. Tra le interessanti collaborazioni attivate, anche quella con Mario Punzo, direttore della Scuola Italiana di Comix, che vanta già numerosi successi e progetti insieme allo staff del Mann. Insomma, un progetto in divenire per una Forcella in progress con l’obiettivo di far conoscere ai napoletani e al mondo intero le tante ricchezze che la città custodisce da sempre.
Con “NeaPolisRestArt” Forcella è pronta a rinascere
Nel nuovo museo murales, racconti e mostre itineranti