di Carlo Zaciani
La sensibilità verso il mondo degli animali diventa una costante sempre più presente anche fra gli italiani. È un fenomeno consolidatosi negli ultimi anni e che vede pronte alla risposta anche istituzioni pubbliche. È il caso della Regione Campania che ha una nuova legge per promuovere e tutelare il rispetto e il benessere degli animali di affezione. Il testo è stato approvato nella riunione del consiglio regionale venerdì scorso, con 37 voti a favore. “È una legge di grande di civiltà per questa regione”, ha commentato al termine delle operazioni di voto il presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio. Il voto è arrivato a distanza di tre anni dalla presentazione della proposta e con l’esame di circa duecento emendamenti. La legge, che sostituisce quella del 2001, prevede anche l’istituzione di un numero verde su base regionale per segnalare la presenza di cani e gatti abbandonati nonché di un registro dei tumori degli aninali. L’obiettivo come ha illustrato il consigliere regionale del M5S, Luigi Cirillo, è quello di svuotare i canili mentre per il consigliere Carmine De Pascale, che è stato relatore della legge, da oggi “sappiamo cosa devono fare Regioni, Comuni ed Asl e quali sono i doveri di coloro che hanno un animale di affezione”. Se la Regione Campania approva un’apposita legge, c’è anche chi, a livello nazionale, lancia l’idea di un “codice dei diritti degli animali”. È l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che nel corso della trasmissione “Dalla parte degli animali” condotta dall’ex ministro Michela Brambilla su Rete4 ha preannunziato l’iniziativa, che fa seguito ad una proposta di modifica della Costituzione avanzata dalla parlamentare di Forza Italia e che sollecita la riforma dello status degli animali. Berlusconi ha fatto anche riferimento al suo rapporto diretto con i cani: “Ne ho nove, dormono nella mia camera, si svegliano quando mi sveglio io e fanno colazione con me”. Ed ha poi aggiunto: “Sono esseri senzienti, non cose, meritano la nostra tutela tutti gli animali, compresi quelli che sono destinati all’alimentazione umana”. L’ex presidente del Consiglio: “Oggi milioni di essi vivono una non vita negli allevamenti intensivi e fino a qualche tempo fa se ne curavano in pochi. Ma la sensibilità è mutata e anche io credo si debba superare il sistema delle gabbie”. Berlusconi si è poi soffermato sul fenomeno del randagismo: “È una vergogna che dobbiamo lasciarci alle spalle. È necessario agevolare le adozioni e rendere più facile la vita dei proprietari di animali, sui quali pesa un ingiustificabile carico fiscale e che devono fare i conti con divieti anacronistici di accedere ai luoghi pubblici”. La sensibilizzazione del mondo animale ha un’eco particolare anche nella trasmissione “Striscia la notizia”, con servizi che un inviato dedica soprattutto alle violenze che questi ultimi subiscono.