Da oggi con un decreto commissariale sulla Procreazione medicalmente assistita, varato dal Presidente De Luca in qualità di Commissario alla Sanità, in Campania le coppie che avranno bisogno di accedere alle tecniche di fecondazione assistita potranno farlo usufruendo del sistema sanitario pubblico regionale. “Questo decreto rappresenta un atto di civiltà ed un punto di svolta per le giovani coppie che, spinte dal desiderio di maternità e paternità, spesso rischiano di diventare preda di centri pseudospecializzati che pretendono cifre esose e che spesso non sono nemmeno qualificate. che sono costrette a rivolgersi a strutture fuori regione o fuori Italia“, ha affermato il Presidente De Luca che stamane, nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia a Napoli, ha presentato la normativa.
Presente anche Filomena Gallo, Segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica. “Veniamo da un vuoto normativo dal 2003 – ha continuato De Luca – e finora le coppie si sono affidate solo ai privati che prendono cifre esose, tipo 5mila euro solo per avere solo una diagnosi. Abbiamo deciso di caricare sul servizio pubblico l’eterologa e le diagnosi preimpianto ed interveniamo per la creazione di un programma di crioconservazione dei gameti per pazienti che hanno malattie tumorali o degenerative croniche e anche per i lavoratori che sono esposti al rischio di patologie”.
Pertanto, come ha affermato la dottoressa Filomena Gallo: “La Campania sarà un punto di riferimento per tutto il Sud Italia e si eviterà la migrazione fuori Regione. Basti pensare che nel 2016 sono nate 14mila nuove vite grazie alla fecondazione assistita in Italia. Da questo momento le coppie campane non dovranno più sobbarcarsi anche le spese di viaggio e lo stress di andare in Lombardia o in altre regioni del Nord. Deve prevalere il principio di uguaglianza nel cercare di avere un figlio”.