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Camorra: il caffè dopo la pizza

Spari ad altezza uomo di notte contro due bar in piazza Trieste e Trento e una gioielleria in via Toledo. I titolari lanciano l’allarme: “C’erano i clienti, tragedia sfiorata”

Stese tra i vicoli, bombe per il racket delle pizzerie, le mani ben salde sulla sanità. E ora nel mirino finiscono anche i bar. La camorra alza il tiro. E lo fa con una raffica di colpi di pistola esplosi di notte ad altezza uomo contro due noti bar nel pieno centro di Napoli, in piazza Trieste e Trento. I proiettili hanno colpito le fioriere e distrutto un pannello di plexiglass che divide i due bar, che sono situati uno accanto all’altro. Si tratta del Caffè del Professore e del Monidee Cafè. Un proiettile ha perforato anche la saracinesca della gioielleria De Simone di via Toledo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura con la squadra Scientifica che ha recuperato alcuni bossoli a terra ed effettuato i rilievi necessari per ricostruire l’esatta dinamica della “stesa”.

Visibilmente scossi Genny Pelliccia e Antonio Visconti, i proprietari del Monidee Cafè. “Poteva essere una tragedia – dicono – . Solo cinque minuti prima c’erano dei clienti seduti ai tavolini. Quando hanno aperto il fuoco, poco più in là, era presente un gruppo di ragazzi. Solo per miracolo i proiettili non hanno colpito uno dei presenti. Intorno all’una e mezza – spiegano ancora Pelliccia e Visconti – è arrivato uno scooter con due persone a bordo che hanno aperto il fuoco in direzione del marciapiede. Il fatto è avvenuto appena è andata via la polizia. Probabilmente qualcuno li ha avvertiti, dando il via libera per il raid”. Per i proprietari del bar si tratta di un “vero e proprio tentato omicidio perché solo il caso ha voluto che non si consumasse la tragedia”. Secondo i due imprenditori, è necessaria l’istituzione di “un comitato composto dai commercianti che possa avanzare proposte per arginare i fenomeni criminali”. “Da soli possiamo poco – ammettono i proprietari del Monidee Cafè – ma unendoci avremo la possibilità di far sentire la nostra voce. Ci sentiamo abbandonati. Piazza Trieste e Trento oramai è il teatro delle azioni dimostrative della criminalità della zona. La polizia fa il possibile ma non riesce a presidiare al meglio il territorio”.

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