A fine febbraio in città è venuta a trovarci la tanto amata neve. Napoli non si era mai vista così innevata dal lontano ’85, e ha sorpreso tutti colorando di bianco le strade e i tetti delle case. Una vista molto suggestiva, ma che ha creato non pochi problemi ai cittadini. Nella metropoli partenopea non si è attrezzati per affrontare un tale fenomeno atmosferico. La neve ci ha colti impreparati! Le scuole sono rimaste chiuse, popolando le vie con giovani ragazzini che si sono divertiti a lanciare tonde palle di neve. Persino i commercianti hanno sfoggiato il loro classico genio napoletano, accostando alla vendita delle carote la scritta: “compratele per fare il pupazzo di neve”.
Anche la metropolitana ha generato disagi e le persone che dovevano recarsi a lavoro hanno riscontrato molti problemi. In via Gabriele Jannelli, nei pressi dell’ingresso in tangenziale, si è avuta come l’impressione di trovarsi di fronte una pista sciistica in quanto le macchine slittando si sono posizionate a zigzag. Nei giorni a seguire la temperatura è salita, la neve si è sciolta ed è tornata la pioggia. Il 21 marzo si attende l’arrivo della primavera, ma secondo le previsioni meteorologiche l’ondata di freddo è prevista proprio con l’arrivo della nuova stagione. Buran bis, (o meglio “Buran il ritorno”): così è stata soprannominata la seconda perturbazione di freddo gelido proveniente dalla Russia che colpirà l’Italia e tutte le sue regioni. Altro che equinozio di primavera, il detto popolare: “Marzo pazzo” è ancora in voga.