collana

Questa mattina c’è stato un blitz del Movimento 5 Stelle presso lo stadio Collana di Napoli, impianto sportivo chiuso da molti mesi per una serie di lungaggini burocratiche e di messa in sicurezza.

 

Entrati nel ventre della struttura vomerese la prima impressione è quella di trovarsi in un “campo di battaglia”, come ripete più volte sbalordito l’Avvocato Mauro Fusco, che da anni segue la vicenda. Su 194.000 euro di lavori appaltati, circa 149.000 occorrono per le opere edili, mentre altri 40.000 euro per la pulizia ed il giardinaggio. Dal sopralluogo risultano effettuate operazioni di sbanco della pista sotto le tribune per mettere a nudo l’impianto anti-incendio, mentre la piscina è stata soltanto puntellata e nulla è stato fatto per le palestre e per lo spogliatoio del rugby. Si evidenziano inoltre gravi lesioni strutturali in prossimità di una tribuna. Sono stati eliminati i tralicci dell’illuminazione e le due antenne – dei Carabinieri e della Telecom – sono state apposte su dei pali appositamente fissati al centro della pista.

«Sono indignato: il Collana rappresenta un impianto cruciale per la qualità della vita dei napoletani. Ci aspettiamo al più presto dei provvedimenti finalizzati al ripristino dello stadio che rappresenta anche un importante centro economico e lavorativo pe la città. Personalmente sono pronto a portare il caso in Parlamento» tuona il deputato Alessandro Amitrano (M5S), cui fa eco Maria Muscarà, Consigliere regionale campano del Movimento 5 Stelle: «Abbiamo saputo che lo stadio è fuori dalle Universiadi e i 12 milioni di euro che potevano servire per la ristrutturazione sono stati persi. Il Comune di Napoli e la Regione Campania hanno una responsabilità enorme, stante la lunghezza con cui è stata gestita la vicenda. Il nostro impegno è stato costante ed abbiamo preparato un’interrogazione in cui chiediamo al Governatore della Campania Vincenzo De Luca che fine abbiano fatto i 190.000 euro stanziati per la messa in sicurezza, considerando lo stato di degrado in cui versa l’impianto. Gli organi competenti devono farci riappropriare immediatamente del nostro bene pubblico!». Con la stessa rabbia conclude la consigliera della quinta municipalità Stefania Sannino (M5S): «Le antenne presenti nell’impianto ‘pagano’ un fitto di 80.000 euro al Comune di Napoli: perché questi soldi non vengono utilizzati per rivalorizzare lo stadio Collana? Ormai lo stadio della liberazione è diventato lo stadio della distruzione».

Previous articlePonticelli, cinema Pierrot: proiezione del docu-film“Non può essere sempre estate”
Next articleRapporto Osservasalute: a Napoli si vive 7 anni in meno che a Stoccolma