C’è cascato come il più innocente dei bambini. Da perfetta “sardina” è ingenuamente abboccato all’amo. Della cosa non si sarebbe saputo nulla se, nella sua vanagloria di “bulletto” mediatico, cui il Coronavirus ha messo il silenziatore, non si fosse esposto, nel tentativo di recuperare visibilità, di fatto rendendo noto quello che era solo uno scherzo. Chiariamo nei particolari la vicenda: Mattia Santori, il leader delle “Sardine”, vedovo di comparsate televisive, messo in quarantena dall’epidemia (non potendo più radunarsi in piazza), in piena crisi di astinenza per mancata notorietà, ha postato un video sul Corriere.it in cui diceva testualmente : “Il Papa mi chiamò a gennaio, l’incontro è saltato per il Coronavirus”. Stupore generale: il Papa che motivo aveva di chiamare un ragazzotto dell’élite bolognese che non si sa bene cosa faccia nella vita e che gioca a fare l’adulto?
Allo sconcerto hanno immediatamente dato una spiegazione quelli della “Zanzara”, Cruciani e Parenzo: loro se l’ erano pure dimenticata, se Santori non avesse postato il messaggio, la cosa sarebbe passata inosservata. Era stato solo uno scherzo, ideato da quel gran mattacchione di Andro Mercù,collaboratore della trasmissione nelle vesti di imitatore (nella vita professionale è un giornalista pubblicista ed è stato anche consigliere nazionale dell’Ordine) non nuovo a queste esilaranti performance. Mercù spacciandosi per l’inesistente monsignor Franchi della segreteria di Stato del Vaticano ha telefonato a Santori e gli ha preannunciato il passaggio in linea del Pontefice. Lo stesso Mercù, imitando perfettamente la voce del Santo padre, è subentrato nella conversazione, ha riempito di elogi la “sardina” che ha avuto un solo attimo di sbandamento, ha pensato allo scherzo, ma il Papa per convincerlo gli ha detto che alla fine della telefonata gli avrebbe ripassato monsignor Franchi per fissargli un appuntamento a Santa Marta. Insomma un’udienza privata al leader della Sardine. Il presunto Santo padre si è congedato da Santori alla sua maniera: “Pregerò per lei (“certo, volentieri, grazie” sovraimpressione della voce di un Santori sempre più in bambola), per il suo movimento e che il Signore la benedica e la Madonna la custodisca”. La sardina a quel punto si è sentita un’alice. Un orgoglio infinito. Tanto più che il Papa gli ha effettivamente smistato nuovamente Monsignor Franchi. Il quale, con perfetta intonazione di voce curiale, gli ha fornito due date alternative, in aprile, e gli ha riferito che via mail lo avrebbe poi convocato ufficialmente e si riservava di fargli sapere se gli era consentito portare con sé in udienza gli altri tre fondatori del movimento, cosa richiestagli espressamente dallo stesso Santori.
Ma a quella telefonata, ovviamente, non c’è stato poi alcun seguito. Il povero Santori, nell’attesa, ha attribuito al coronavirus la mancata convocazione ed è andato a riferire il tutto al Corriere.it. Solleticando il ricordo di Cruciani e Parenzo, che hanno rimesso in circolazione l’audio della telefonata di Mercù, presunto Papa Bergoglio. Ascoltatela, c’è da morire dal ridere.