Airbnb, colosso web delle prenotazioni di alloggi per brevi periodi, punta tutto su Napoli
La piattaforma online e il Comune di Napoli hanno stretto un accordo alla presenza del sindaco Luigi de Magistris, degli assessori al Bilancio Enrico Panini e alla cultura Gaetano Daniele e al Public Policy Manager di Airbnb Alessandro Tommasi. Airbnb sarà tenuta ogni mese, a partire dal primo maggio, alla riscossione e al versamento al Comune della tassa di soggiorno, richiesta ai turisti in visita nel capoluogo campano. Si prevede un milione e mezzo di euro all’anno di incassi provenienti da tale imposizione, tutti finalizzati alla riqualificazione dei mezzi di accoglienza del turismo. Le strutture prenotabili sulla piattaforma saranno equiparate agli alberghi a due stelle, dunque la tassazione prevista sarà di 2 euro a persona per notte. Affidare la riscossione della tassa di soggiorno ad Airbnb significherà altresì realizzare un avanzamento rilevante nella lotta contro l’evasione. Nell’ultimo anno sono stati 222.500 i visitatori che hanno fatto tappa nel capoluogo campano, e gli annunci di Airbnb nella città sono circa 6000. Le occasioni di guadagno non investiranno soltanto chi è proprietario di un immobile da mettere a disposizione. Il sito di Airbnb, che si caratterizza per la sezione “Esperienze”, è stato arricchito di una serie di iniziative a cui partecipare, sia a Napoli sia in Costiera Amalfitana: dal trekking gastronomico alle gite in kayak, fino all’apprendimento dell’arte della ceramica o della pasta fatta in casa.