Si è spento oggi 1° dicembre all’età di 63 anni l’attore italiano Ennio Fantastichini ricoverato a Napoli per una grave forma di leucemia.
L’artista, nato in Galles il 20 febbraio 1955, è stato uno dei maggior interpreti del cinema italiano degli ultimi trent’anni. Nel 1991 con la perfetta prova attoriale nel film Porte aperte (1989) in cui interpreta il personaggio di Tommaso Scalia, accanto al suo maestro Gian Maria Volontè, Ennio si aggiudica il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista. L’ascesa di Fantastichini percorre per intero gli anni 90 ed è costellata da successi. Dopo aver recitato in numerose serie tv (La Piovra, Squadra antimafia, Giovanni Borsellino) si impone sul grande schermo al fianco dei migliori registi in circolazione come Paolo Virzì (Ferie d’agosto, 1996) e Ferzan Ozpetek (Saturno contro e Mine vaganti). La magistrale interpretazione del duro e severo padre di famiglia Vincenzo Cantone in Mine vaganti di Ozpetek (2010) permette all’attore di origine gallese di vincere il David di Donatello come miglior attore non protagonista.
Tra le passioni di Fantastichini c’era anche il teatro ed in un’ultima intervista affermava di voler crescere sempre di più dal punto di vista professionale: «Non considero la mia vita conclusa e non ho alcuna intenzione di andare in pensione. Voglio riprendere del tempo per me e riuscire finalmente a fare un po’ le cose che desidero e che, finora, non sono riuscito a godermi. In un certo senso intendo vivere una nuova adolescenza».
Purtroppo non sapremo mai quanto ancora questo favoloso interprete avrebbe potuto donarci.